Le carote, soprattutto se fresche, sono molto genuine e fanno bene al nostro organismo. Le carote si possono consumare in molti modi diversi e mangiare carote crude garantisce di poter godere di tutti gli effetti positivi che questa verdura arancione apporta.
Tra i maggiori benefici riconosciuti alle carote ci sono la regolazione delle funzioni intestinali e il miglioramento della vista notturna, senza contare anche i benefici per la pelle. Ma andiamo a vedere più nello specifico tutte le proprietà benefiche delle carote, soprattutto se consumate crude.
Per mangiare carote crude ci sono moltissimi modi, a partire dal pinzimonio per arrivare ai succhi freschi e ai centrifugatifatti in casa. Anche le carote cotte e condite con un filo di olio possono apportano vari benefici al nostro corpo.
Vediamo ora le proprietà che la scienza riconosce alle carote, come mangiarle e l’apporto calorico, che le rende perfette da inserire in una dieta dimagrante.
Le carote sono un ottimo alimento da consumare sia crudo che cotto, ma apportano benefici diversi in base alla modalità di cottura. Cominciamo dicendo che 100 grammi di carote crude forniscono solo 35 kcal, essendo un alimento composto di acqua al 91,6%. Sono ricche, a parte questo, di fibre, vitamina C, carboidrati e proteine, vitamine del gruppo B, sali minerali quali potassio, calcio, fosforo, magnesio, zinco e ferro e, infine, anche vitamina A.
Comunque si scelga di mangiarle, le carote sono un alimento ricchissimo di ottime proprietà nutritive e che è bene includere sempre nella nostra alimentazione.
Ma come si mangiano le carote? Vediamo le principali differenze tra un consumo a crudo e mangiare carote dopo averle cotte.
Le carote vanno mangiate crude, nelle insalate per esempio, se non si vuole disperdere la vitamina C. Questa vitamina, infatti, tende ad andare perduta con la cottura. Ma proprio le carote riservano qualche sorpresa a chi sceglie di consumarle cotte; nello specifico, il betacarotene, di cui sono ricche, ben sopporta il calore e non viene distrutto con la cottura, a patto che sia breve. Cuocere le carote, inoltre, fa sì che le pareti cellulare dei tessuti vegetali si ammorbidiscano, rendendo più semplice per il nostro corpo assimilare il prezioso betacarotene, un ottimo antiossidante.
Non bisogna però esagerare con i tempi di cottura. È bene che le carote rimangano consistenti e che non si spappolino, pena la perdita della stragrande maggioranza dei nutrienti buoni che portano.
Per assicurarsi di assimilare al meglio il betacarotene è bene condire le carote con qualcosa di grasso (olio, burro, semi oleosi). Il grasso ha l’effetto di andare ad aumentare esponenzialmente la disponibilità di questa sostanza, triplicando la capacità dell’organismo di assimilarla. Un altro errore da evitare, sempre per quanto riguarda la cottura, è quello di lasciare le carote a temperatura ambiente per troppo tempo dopo averle cotte (diciamo per più di cinque o sei ore). Il risultato potrebbe essere la formazione di sostanze pericolose.
Gli effetti benefici delle carote sono molti e a più livelli, già a partire dal fatto che sono buone sia cotte che crude. Oltre a ciò, le carote: