In media un bambino nella stagione invernale può averlo anche cinque volte e per gli adulti la situazione non è migliore, stiamo parlando del famigerato raffreddore che ogni anno colpisce milioni di persone. Ma quali sono i sintomi di questa condizione? E come possiamo prevenirlo?
Il raffreddore è una della patologie più comuni a livello mondiale, poiché altamente contagiosa: basta infatti uno starnuto o un colpo di tosse per contrarre il virus che prova l’infiammazione della mucosa nasale e faringea.
Esistono oltre 200 virus responsabili del raffreddore e il loro tempo di sopravvivenza all’ambiente esterno è molto alto, circa 3 ore. Per questa ragione è piuttosto semplice ammalarsi di raffreddore, proprio perché si può contrarre anche in modo indiretto.
Vediamo ora quali sono i sintomi del raffreddore e come prevenirlo per evitare di passare l’inverno tra i fazzoletti di carta e gli spray per il naso.
Molti starnuti e naso gocciolante, sono questi i sintomi principali che mostra chi viene colpito dal raffreddore.
Essendo provocato da un virus che colpisce il tratto respiratorio superiore le parti principalmente coinvolte da questa patologia sono la gola e il naso.
I primi sintomi a comparire sono dunque congestione nasale, starnuti e pizzicore alla gola dovuta all’arrossamento e all’irritazione delle mucose.
Nel picco della malattia possono verificarsi anche tosse fastidiosa, dolore vero e proprio alla gola, dolore alle ossa, cefalea e riduzione dell’appetito.
È proprio durante i primi 2-3 giorni del raffreddore che i sintomi si fanno più acuti e che siamo maggiormente contagiosi.
Solitamente negli adulti e nei bambini più grandi è difficile che il raffreddore sia accompagnato da febbre, mentre nei bambini più piccoli è possibile che aumenti la temperatura.
È abbastanza intuibile comprendere che i bambini in età prescolare e scolare siano i più affetti da questa patologia, ma anche gli adulti in media si ammalano di raffreddore almeno 2 volte l’anno, molto spesso contagiati dai propri figli.
Per il raffreddore non esistono cure farmacologiche, generalmente dopo una settimana dovrebbe passare da solo; in ogni caso qui possiamo trovare alcuni rimedi naturali per superare questa condizione e affrettare la nostra guarigione.
Vediamo ora quali sono i comportamenti che possiamo mettere in atto per prevenire il raffreddore.
Sintomi fastidiosi e senso di stanchezza perenne, il raffreddore ha dei sintomi davvero fastidiosi. Come possiamo quindi prevenirlo?
Il primo comportamento da mettere in atto è quello di lavarci le mani molto spesso, soprattutto ogni volta che si rientra a casa. I mezzi pubblici o comunque oggetti toccati da molti possono essere infetti e possono diventare la causa del nostro raffreddore.
Un sistema immunitario forte è sicuramente il modo migliore per evitare di ammalarsi; i modi per farlo sono molti e sempilici. Prima di tutto dobbiamo curare molto la nostra alimentazione, consumando pasti sani ed equilibrati a base di alimenti ricchi di vitamine (soprattutto la C) e di sostanze nutritive benefiche per il nostro organismo.
Un’altro consiglio è quello di bere molta acqua: consumarne almeno 2 litri al giorno ci aiuterà a prevenire il raffreddore.
È importante anche evitare lo stress poiché esso ostacola le capacità di rimanere in salute; per questa ragione dobbiamo concederci una piccola pausa che ci faccia ricaricare di energie positive e ci facciamo staccare la spina per qualche ora. Il consiglio è quello di praticare discipline come lo yoga oppure di andare a fare una bella camminata veloce, oltre alla nostra linea ne beneficerà anche il nostro organismo.
Un altro punto fondamentale è curare il nostro sonno: garantire al nostro organismo almeno 8 ore di riposo è un ottimo metodo per evitare di ammalarci; infatti durante il sonno vi è il ricambio cellulare e il nostro sistema immunitario viene ricostruito.
Questi semplici consigli per evitare il raffreddore sono davvero facili da attuare; ricordiamo però se ci sono problematiche più serie come altre patologie persistenti oppure un’età avanzata è importante rivolgersi al proprio medico che eventualmente potrà consigliarci il vaccino antinfluenzale.