Le olive in salamoia sono una conserva ideale da preparare in autunno e da poter gustare per tutto l’inverno.
Scopriamo oggi come farle secondo la ricetta tradizionale e renderle un ottimo piatto da servire ai nostri ospiti.
Le olive in salamoia sono perfette da gustare come aperitivo finger food, oppure condite con spezie e olio possono essere servite insieme a formaggi e salumi.
Questa ricetta serve principalmente per conservare le olive appena raccolte e renderle mature senza farle andare a male. Per la preparazione il consiglio è quello di utilizzare olive biologiche (di qualsiasi varietà esse siano) e tanto tempo: possono servire fino a 3 mesi per far sì che le olive completino la loro maturazione.
Ma vediamo ora come preparare le olive in salamoia seguendo la ricetta tradizionale.
Olive in salamoia: ricetta tradizionale
Preparare questa conserva è davvero semplice e occorrono pochi ingredienti, ma soprattutto pazienza e tempo. Infatti possono volerci anche tre mesi per gustare le nostre olive in salamoia, preparate secondo la ricetta tradizionale.
Vediamo ora cosa serve per prepararle.
Gli ingredienti che occorrono per ottenere 4 barattoli di olive in salamoia sono:
- 2 kg di olive (di qualsiasi varietà)
- 150 gr di sale
- 1 lt di acqua
- Foglie di alloro
Come prima cosa occorre eliminare le olive più rovinate, lavarle e ricoprirle di acqua. Il consiglio è quello di mettere un peso sopra le olive affinché possano essere tutte immerse sotto l’acqua.
Per 20 giorni si deve cambiare l’acqua quotidianamente. Alla fine di questo periodo possiamo finalmente preparare la salamoia: il primo passo è quello di prendere le olive, sciacquarle e farle asciugare su un panno di cotone, ovviamente pulito.
Nel frattempo si deve mettere a bollire l’acqua con il sale e una volta bollita si deve far raffreddare.
Passiamo poi a mettere le olive dentro ai barattoli di vetro sterilizzati in cui verseremo anche l’acqua con il sale ormai tiepida fino a ricoprire completamente le olive.
Infine aggiungiamo l’alloro che oltre al sapore faranno da tappo e impediranno alle olive di risalire.
A questo punto si devono chiudere i barattoli ermeticamente e conservateli in un luogo fresco, asciutto e soprattutto al riparo dalla luce.
Dopo una settimana saranno già pronte, ma il consiglio è quello di aspettare almeno un mese prima di mangiarle.
Olive in salamoia: consigli utili per prepararle
Dopo aver visto come preparare le nostre olive in salamoia seguendo la ricetta classica vediamo ora qualche consiglio utile per renderle ancora più gustose.
Un piccolo consiglio è quello di utilizzare sempre olive non completamente mature e, qualsiasi sia la varietà che si sceglie, è meglio che esse siano biologiche e non trattate.
Per conservare più a lungo le olive in salamoia, appena chiusi i barattoli devono essere capovolti a testa in giù per una 20 di minuti per far formare il sottovuoto.
Per diminuire i tempi di attesa di maturazione delle olive possiamo aumentare la quantità di sale nell’acqua. Se aumentiamo di molto le dosi consigliate è bene però sciacquare le olive prime di mangiarle, altrimenti risulterebbero davvero troppo salate.
Infine possiamo preparare le olive in salamoia seguendo non solo la ricetta tradizionale. Infatti questa conserva si prepara in tantissime regioni e ognuna ha una preparazione differente.
Ad esempio in Puglia le olive vengono immerse in una salamoia preparata con 100 grammi di sale per ogni litro d’acqua aromatizzata con aglio, peperoncino, finocchietto selvatico e aceto e vengono lasciate riposare ben 9 mesi prima di essere utilizzate.
Oppure quelle alla siciliana che vengono preparate con il finocchietto.
Infine per le olive taggiasche si deve seguire la ricetta ligure che prevede un passaggio in più rispetto alla ricetta classica. Durante la prima fase si dovranno tenere le olive a bagno in 1 lt di acqua con 100 gr di sale; la seconda fase durerà sempre un mese e prevede il cambio dell’acqua che conterrà 120 gr di sale e gli aromi; infine l’ultima salamoia sarà composta da 1 litro di acqua e 60 gr di sale.
Dovranno poi passare altri due mesi e solo finalmente potremo utilizzarle per le nostre preparazioni.