Con l’entrata in vigore della legge 21.646, il Cile segna un importante traguardo nella tutela degli animali, vietando la sperimentazione animale per cosmetici e regolando la commercializzazione di prodotti già testati su animali in altre giurisdizioni. Il provvedimento, approvato quasi all’unanimità dal Senato lo scorso dicembre, posiziona il Cile come il 45° Paese al mondo ad adottare un approccio cruelty-free nell’industria cosmetica, segnando un passo significativo verso un futuro etico e sostenibile.
La legge 21.646 stabilisce che non sarà più consentita la sperimentazione animale per i cosmetici, i prodotti per la cura della persona e i profumi. Questo divieto riguarda sia le formulazioni finite sia i singoli ingredienti. Inoltre, la normativa vieta al Cile di importare e vendere prodotti cosmetici che siano stati testati su animali in altre nazioni. I metodi alternativi di test, che dovranno essere utilizzati a partire da ora, verranno riconosciuti e approvati dall’Institute of Public Health cileno o dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico .
Tuttavia, sono previste delle eccezioni all’interno del provvedimento. La sperimentazione animale potrà essere autorizzata solo nell’ipotesi in cui non esistano alternative valide per garantire la sicurezza di un prodotto. Inoltre, sarà possibile ricorrere a test animali se l’ingrediente è regolato per la sua concentrazione o qualora non siano disponibili altri dati. È importante notare che, anche in questi casi, i test non dovranno essere effettuati esclusivamente per scopi cosmetici.
In virtù della nuova legge, vi saranno sanzioni rigorose nei confronti di chi violerà le disposizioni stabilite. Le aziende che non rispettano le normative rischiano multe e pene severe, anche penali, per l’uso di etichette ingannevoli o per la realizzazione di test non autorizzati. Questo sistema di sanzioni mira a garantire il rispetto delle nuove regole e a promuovere un mercato cosmetico più etico.
Per facilitare la trasparenza nel mercato, i prodotti che rispettano le nuove normative potranno essere etichettati come “cruelty-free” o “non testati sugli animali.” Questa etichettatura fornisce alle aziende un vantaggio competitivo, incoraggiandole ad adottare pratiche più sostenibili e responsabili nei confronti degli animali.
L’entrata in vigore della legge 21.646 rappresenta non solo un progresso per i diritti degli animali, ma anche un’importante vittoria per le campagne di sensibilizzazione condotte da organizzazioni non governative, come Te Protejo e Humane Society International. Secondo Nicole Valdebenito, direttrice dell’advocacy di Te Protejo, l’approvazione di questa legge segna una svolta storica per la causa animale in Cile e si pone come modello per altri Paesi dell’America Latina.
Questa successiva conquista è stata il risultato di anni di impegno, campagne e advocacy che hanno coinvolto milioni di persone in tutto il mondo. In particolare, iniziative globali come il corto animato #SaveRalph hanno avuto un forte impatto, mobilitando l’opinione pubblica e sensibilizzando i cittadini sull’importanza della protezione degli animali.
Con l’implementazione della legge 21.646, il Cile si posiziona in prima linea nella lotta per un’industria cosmetica più etica e rispettosa nei confronti degli animali. Questo traguardo offre speranza per un futuro in cui innovazione e cura per gli animali possano coesistere, promuovendo l’adozione di pratiche sostenibili e cruelty-free. Si auspica che l’esempio del Cile possa incoraggiare altri Paesi a seguire questa strada e a vietare le pratiche di sperimentazione animale nel settore cosmetico.
La comunità internazionale guarda con interesse ai prossimi sviluppi in Cile, sperando che questa legge segua l’onda di cambiamento verso la tutela degli animali che sta guadagnando slancio a livello globale.