Cosa cambia nell’ecobonus 2019 data la Legge di Bilancio? Il bonus verde e il bonus casa sono stati prorogati per almeno un anno con aliquote invariate, così come il bonus mobili. Anche l’ecobonus 2019 è stato confermato, seppur con la perdita di alcune voci, così come specificato nel testo della Legge di Bilancio 2019 (che a partire dal 6 novembre è in esame alla Commissione di Bilancio della Camera dei Deputati).
La buona notizia riguarda tutti quei cittadini che, di qui al prossimo anno (almeno per ora), vorrebbero richiedere l’ecobonus per sfruttare le agevolazioni fiscali nel caso di lavori di riqualificazione energetica effettuati a partire dal mese di gennaio 2019. Vediamo tutto quello che dovrebbe cambiare per detrazioni, tetti massimi e su chi può fare richiesta dell’ecobonus 2019.
Ecobonus 2019: cos’è e come funziona
Ma cos’è esattamente l’ecobonus? Si tratta di uno sconto di una parte della cifra spesa per i lavori che viene restituita a chi ne fa richiesta in dieci rate annuali di pari importo. Sia la detrazione del 50% che del 60% previste dall’ecobonus sono state confermate per quanto riguarda le spese sostenute dai contribuenti per gli interventi mirati a rendere la propria abitazione più eco friendly.
La conferma definitiva (o l’eventuale modifica) di ciò che è stato scritto nella Legge di Bilancio 2019 in merito al bonus verde dovrebbe avvenire entro fine anno.
Qualora insieme agli interventi ecobonus si dovessero effettuare anche lavori con il sismabonus (lavori per la sicurezza degli edifici in caso di sisma) per ridurre il rischio sismico nei condomini, la detrazione potrà arrivare fino all’85%.
La detrazione del 50% o del 65% verrà effettuata in base ai costi e al tipo di intervento effettuato.
Ecobonus: spese detraibili al 50% e al 65%
Quali interventi beneficeranno del 50% di detrazione fiscale e quali del 65%?
Per quanto riguarda l’ecobonus al 50%, ne potranno fare richiesta tutti i contribuenti che andranno a sostituire gli infissi, le schermature solari, le caldaie a biomassa e le caldaie a condensazione con bassa efficienza energetica.
L’ecobonus al 65%, invece, è previsto per chi sceglie di installare caldaie a condensazione ad alta efficienza energetica, sistemi di building automation e collettori solari per produrre acqua calda.
Qual è il tetto massimo di spesa al quale si può applicare la detrazione ecobonus 2019? Il tetto massimo applicabile è il seguente:
- 100mila euro per tutti gli interventi di riqualificazione energetica;
- 60mila euro per gli interventi effettuati a favore dell’involucro dell’edificio e per l’installazione di pannelli solari allo scopo di produrre acqua calda in autonomia per usi domestici, industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda di tutte le strutture che ne necessitano;
- 30mila euro per le spese effettuate allo scopo di sostituire gli impianti di climatizzazione invernale andando ad installare impianti di riscaldamento più efficienti a livello energetico come caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia;
Gli importi in eccesso rispetto alle cifre stabilite non potranno beneficiare della detrazione data dall’ecobonus 2019.
Chi può richiedere l’ecobonus 2019?
Chi può beneficiare dell’ecobonus 2019? Tutti quei contribuenti, anche titolari di reddito d’impresa, che sono proprietari di un immobile che, in seguito ad attestazione, verrà riconosciuto come oggetto di interventi di riqualificazione allo scopo di renderli più efficienti in termini di risparmio energetico.
Potranno richiedere la detrazione fiscale anche coloro che hanno redditi esentasse in quanto inferiori al minimo, cioè tutti quello considerati incapienti in relazione alle spese sostenute in edifici privati.
Più precisamente i contribuenti che possono aver accesso alla detrazione fiscale del 65% (aumentata al 75% qualora si trattasse di interventi condominiali) sono:
- enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali;
- contribuenti che conseguono reddito di impresa;
- associazioni tra professionisti;
- persone fisiche, ovvero titolari di un reale diritto su un immobile, condomini per quanto riguarda gli interventi sulle parti comuni, colo che hanno un immobile in comodato, inquilini e familiari o conviventi che sostengono le spese.
La richiesta di detrazione fiscale è ammessa solo su lavori di riqualificazione energetica di unità immobiliari ed edifici residenziali esistenti. Non è ammessa richiesta di detrazioni, invece, per quanto riguarda le spese sostenute nel corso della costruzione di un nuovo immobile.
Per ottenere i rimborsi sarà inoltre necessario che tutte le spese effettuate siano certificate mediante ricevute che attestino l’effettiva spesa sostenuta.