Scritto da Serena Bernardelli

- Energie rinnovabili


CO2: conseguenze e rischi delle emissioni di anidride carbonica

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L'aumento di emissioni di CO2 sta avendo importanti conseguenze per il nostro pianeta. Ma quali sono i rischi per l'ecosistema? Scopriamolo insieme.

CO2 è la sigla per indicare l’anidride carbonica. Essa è composta da due atomi di ossigeno e un atomo di carbonio ed ha un peso specifico più elevato di quello dell’aria. Pur essendo indispensabile per il nostro ecosistema, un’elevata emissione di anidride carbonica ha delle conseguenze molte evidenti per il nostro pianeta e dei rischi elevati.

Essa ha un ruolo fondamentale nella sintesi clorofilliana che permette alle piante di restare in vita e allo stesso tempo la sua presenza nell’atmosfera, assieme ai gas serra, rende la temperatura più elevata: senza di essa la Terra sarebbe troppo fredda e di conseguenza non abitabile.
Dall’altro canto però, con l’aumento della produzione industriale, sono aumentate anche le emissioni di CO2 con importante conseguenze sul clima e quindi sulla nostra vita.

Scopriamo insieme quali sono le conseguenze e i rischi delle emissioni di CO2 nell’aria e quali sono le cause di questo fenomeno che potrebbero portare a cambiamenti radicali per il nostro ecosistema.

Quali sono le conseguenze e i rischi delle emissioni di CO2?

Sebbene l’anidride carbonica sia un gas assolutamente essenziale per noi, ad oggi deve essere considerato come un nemico da combattere: dall’inizio della rivoluzione industriale c’è stato un incremento delle emissioni di CO2 che si aggira attorno al 35%.

Questa percentuale, davvero altissima, ha delle conseguenze gravissime sulla nostra salute e quella del nostro pianeta e i rischi che genera sono irreversibili.
Prima di tutto ne risente il clima: negli ultimi anni è possibile notare un cambiamento davvero drastico, colpa appunto del surriscaldamento globale, causato a sua volta dall’inquinamento e dalle emissioni di gas nell’atmosfera.
Il cosiddetto Effetto Serra sta distruggendo gli equilibri delicati del nostro ecosistema: i ghiacciai, soprattutto quelli più piccoli stanno lentamente scomparendo uccidendo le specie che hanno bisogno di un clima rigido per vivere, come ad esempio gli orsi polari; ma non solo, si sta innalzando anche il livello del mare e quindi i fiumi si stanno riempiendo di acqua salata provocando gravi danni all’agricoltura.
Inoltre durante i mesi più caldi l’approvvigionamento di acqua viene messo a rischio e quindi riduce la possibilità di produrre energia idroelettrica, che è invece un tipo di energia rinnovabile e pulita.

Inoltre l’anidride carbonica è presente in quantità elevate anche nei nostri oceani e nei nostri mari; questo mette a rischio numerose specie acquatiche e quindi ancora una volta il nostro pianeta è esposto a gravi danni. Anche il fenomeno dell’allargamento delle zone desertiche è sempre più comune, cosa resterà quindi della Terra?

Al momento tutti i paesi del mondo si stanno attivando per cercare soluzioni più o meno drastiche per impedire la realizzazione dello scenario catastrofico che si sta prospettando.
L’America e l’attuale presidente Trump sono gli unici a rimanere totalmente indifferenti al problema e questo costituisce un problema reale e tangibile: gli USA sono infatti tra paesi con percentuali di CO2 più alte a livello globale.

CO2: cause delle emissioni

Ma quali sono le cause principali dell’innalzamento delle emissioni di CO2 che stanno portando conseguenze distruttive per il nostro pianeta?
L’anidride carbonica viene prodotta durante la combustione di un composto organico in presenza di ossigeno.
Viene prodotta in modo naturale dalle piante durante il processo di fotosintesi, ma i veri problemi, come nella maggior parte dei casi, sono le attività umane.

Come abbiamo già sottolineato, infatti, le emissioni hanno cominciato ad aumentare in modo vertiginoso con l’apertura delle fabbriche: esse infatti sprigionano gas serra in quantità elevate durante la produzione.
Anche il traffico è considerato uno degli elementi che più contribuisce ad aumentare il tasso di CO2 nell’aria e ormai nella maggior parte delle grandi città è una costante inevitabile.

Dunque per riuscire ad abbassare il livello di anidride carbonica si dovrebbe cercare di non utilizzare combustibili fossili come il petrolio, il carbone e il gas ma optare per fonti di energia rinnovabile; in questo articolo possiamo leggere i modi per diminuire l’effetto serra e di conseguenza il surriscaldamento globale che ci sta distruggendo.

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