Il vino biodinamico è un vino prodotto sfruttando l’uva prodotta dall’agricoltura biodinamica. Ma di cosa si tratta effettivamente? Cos’è l’agricoltura biodinamica e qual è la differenza tra vino biodinamico e vino biologico?
Il vino biodinamico si ottiene con il metodo di coltivazione biodinamico, una tipologia di agricoltura che viene ancora oggi considerata di nicchia e non riconosciuta a livello legislativo. L’agricoltura biodinamica viene regolamentata dall’associazione Demeter, nata nel 1927 allo scopo di commercializzare prodotti agricoli coltivati grazie pratiche olistiche.
In cosa consiste, quindi, l’agricoltura biodinamica?
Agricoltura biodinamica: ecco come si produce il vino biodinamico
Nell’agricoltura biodinamica, dall’inizio alla fine dei processi per produrre l’uva, non viene coinvolto nessun componente chimico nè utilizzato alcun macchinario. Il vino biodinamico che si produce da questo particolare tipo di agricoltura è legato alla terra e alla ricostruzione della fertilità dei terreni.
L’agricoltura biodinamica, inoltre, agisce non solo avendo un rispetto totale della natura ma anche sfruttando le sue risorse. Cosa significa?
Che per il processo di vinificazione si tiene conto del calendario lunare e delle fasi della luna cercando di garantire e mantenere il naturale equilibrio tra gli elementi che compongono il terreno e tutti i suoi organismi. Il risultato sono vitigni sani e uva di altissima qualità.
L’agricoltura biodinamica fertilizza grazie al compost e in alcune fasi dell’anno; il risultato sono piante non solo sane, ma anche in grado di difendersi autonomamente dai parassiti. L’obiettivo principale della biodinamica è quello di ricreare la biodiversità che è andata perduta nel processo di industrializzazione dell’agricoltura.
Vino biodinamico: perché sceglierlo?
Il vino biodinamico presenta una serie di vantaggi proprio perché prodotto in maniera 100% naturale sfruttando la terra e per la terra, non solo pensando al bene del consumatore ma anche al bene delle risorse impiegate per creare il prodotto. I vini biodinamici, inoltre, non sono secondi a quelli comuni e nemmeno a quelli biologici in quanto a gusto e, anzi, ci sono vini biodinamici veramente buoni e degni di nota.
Il vino biodinamico è salutare se paragonato a vini prodotti in altro modo poiché è lo stesso metodo di coltivazione che esclude a priori l’utilizzo di prodotti ottenuti con metodi chimici e OGM (organismi geneticamente modificati). Al posto di sostanze di questo tipo per produrre il vino biodinamico si somministrano dei preparati ottenuti naturalmente con processi fermentativi come decotti, minerali o polveri. Le fasi lunari e il calendario lunare, inoltre, vengono seguiti anche per quanto riguarda i procedimenti di travaso e imbottigliamento.
Il vino biodinamico inoltre va a diminuire ulteriormente la quantità di solfiti presente nel prodotto arrivando a 90 mg/l nei vini bianchi, 70 mg/l nei vini rossi e 60 mg/l in quelli frizzanti.