La calendula ha diverse caratteristiche e proprietà terapeutiche che ne rendono consigliabile l’uso per l’estetica e per la salute. Gli steli di calendula possono essere alti anche 70 cm e presentare diverse ramificazioni, al cui termine possiamo trovare i fiori di calendula, di colore giallo-arancio, da cui si ricava la droga utilizzata a scopi fitoterapici e cosmetici.
Consideriamo ora i principi attivi della calendula: flavonoidi, triterpenoidi, tannini pirogallici, carotenoidi, steroili e olio essenziale. Come influiscono tutte queste sostanza con la bellezza e il benessere del corpo umano? Vediamo qui di seguito le caratteristiche e le proprietà terapeutiche della calendula, che vanno dall’azione antibatterica alla guarigione delle ferite.
La calendula viene assunta più raramente per via orale, se non fosse nei casi in cui si parla dell’estratto ottenuto dai fiori - assunto per l’alto contenuto di beta-carotene - che può essere anche bevuto sotto forma di infuso, decotto o impacco.
Solitamente, quindi, la calendula è per uso topico e porta diversi benefici: azione antisettica (non tanto in senso stretto, quanto per il fatto che impedisce ai batteri di attecchire), azione antinfiammatoria; antivirale e immunostimolante, la calendula favorisce anche la guarigione delle ferite con attività cicatrizzante.
Dati i suoi tanti benefici per la nostra salute e la nostra bellezza, vediamo gli usi della calendula, sia esterni che interni, per il nostro benessere. Per uso interno si intende l’assunzione di un decotto di calendula oppure di impacchi e tintura madre. Nel caso, invece, si tratti di uso esterno, si può utilizzare la calendula sotto forma di pomata, crema o olio essenziale. In questo caso la calendula ha sia effetti curativi che benefici per la pelle.
Ed è proprio questa la ragione per cui, solitamente, la calendula si trova in commercio: come cosmetico per la bellezza e la cura della pelle sotto forma di crema o pomata con effetto antinfiammatorio.
Quando usare la calendula, quindi? Le sue proprietà terapeutiche la rendono ottima per:
L’azione della calendula per uso topico è, come già detto, antinfiammatoria. Questo la rende perfetta per essere applicata, come crema, tintura o impacco, su ustioni, foruncoli, acne ed ulcere.
L’applicazione della calendula può tornare utile anche in caso di infiammazioni profonde o di feriti purulente che hanno bisogno di un’azione antibatterica oltre che antinfiammatoria.
Sarebbero soprattutto le infezioni cutanee legate allo stafilococco a beneficiare dell’applicazione di preparati a base di calendula, data la sua attività antibiotica dovuta a saponine e flavonoidi. Questi principi attivi agiscono contro diversi microrganismi a partire da batteri quali Staphylococcus aureus e Streptococcus betahaemolyticus, classificati come Gram-positivi.
Una buona notizia anche per le ragazze che soffrono un ciclo irregolare e che, in generale, patiscono dolore nel periodo rosso del mese. Tra le proprietà benefiche della calendula c’è anche quella di regolarizzazione del ciclo mestruale e attenuazione dei dolori dovuti alle mestruazioni, soprattutto in donne tendenti a crisi nervose e anemiche.
Non sono registrati effetti collaterali legati all’utilizzo della calendula. In teoria, la calendula potrebbe comunque causare reazioni allergiche associate con altre piante della famiglia Asteraceae/Compositae in soggetti predisposti alla cross reattività. Una pianta che potrebbe causare, abbinata alla calendula, degli effetti collaterali è, per esempio, la camomilla.
Considerato ciò, la calendula è controindicata nei soggetti che soffrono di allergie o intolleranze alle piante ed anche l’uso in gravidanza e allattamento ne è sconsigliato. Se si assumono farmaci è meglio chiedere prima il parere di un medico.
Vediamo i diversi utilizzi e gli effetti benefici della calendula assunta sotto diverse forme: