Splendido fiore originario dell’Asia e delle Isole del Pacifico, l’Ibisco cambia il suo significato a seconda del paese dove ci troviamo. Ma come si deve coltivare?
Questa pianta appartiene alla famiglia delle Malvaceae e esistono moltissime specie differenti. È stato introdotto in Europa nel ‘700, probabilmente grazie ad un ambasciatore fiammingo che se ne innamorò perdutamente e volle portare alcuni esemplari in Olanda.
I fiori di questa pianta sono incantevoli, molto colorati e sbocciano all’inizio del mese di settembre. Non hanno alcun profumo e la loro particolarità è la loro durata: sono talmente delicati che in pochissimi giorni muoiono.
Oltre ad essere una pianta perfetta per decorare le nostre case e i nostri balconi è anche il fiore con cui si prepara il karkadè, una bevanda ottima da gustare sia in inverno che in estate e che si ottiene proprio dall’infusione di questi fiori.
Vediamo ora quale significato assume questa pianta nei diversi paesi e come coltivarla l’ibisco per farlo crescere nel modo migliore.
Significato dell’Ibisco
Come molti altri fiori l’ibisco non fa eccezione: il suo significato cambia a seconda del paese in cui ci troviamo.
Essendo molto diffuso e apprezzato nelle isole del Pacifico è diventato il simbolo dello stato delle Hawaii e in questo paese è ormai usanza donarlo in ghirlande ai turisti per dare loro il benvenuto; le donne hawaiane invece segnalano il loro status con questo fiore: lo mettono dietro l’orecchio destro se sono impegnate, dietro quello sinistro se sono single e dietro tutte e due le orecchie se sono impegnate, ma in cerca di un nuovo amore.
Secondo un’antica tradizione di questa terra l’ibisco sarebbe un invito a cogliere le opportunità e a seguire la filosofia del carpe diem.
In Cina si associa alla ricchezza e alla fama, mentre in Corea del Sud prende il significato dell’immortalità, nonostante abbia vita molto breve, in guerra l’invincibilità e in amore la forza di coppia.
Nel linguaggio dei fiori internazionale l’ibisco è associato all’amore fugace, proprio perché è molto delicato, ma allo stesso tempo si straordinaria bellezza.
Donarlo ad una donna significava ammettere la sua bellezze e confessarle il proprio amore, mentre se si regala ad un amico è simbolo di lealtà.
Dunque questa pianta, grazie alla sua bellezza, è associata unicamente a sentimenti e messaggi positivi: se vogliamo conquistare una ragazza faremo certamente un figurone portandole in dono un fiore di ibisco, ma possiamo anche pensare di regalarlo ad un amico a cui teniamo particolarmente o ad un parente molto caro.
Ibisco: come coltivarlo
L’ibisco è sicuramente una pianta di rara bellezza, perfetto per dare colore alle nostre case o ai nostri balconi.
Infatti è adatto ad entrambe le coltivazioni: quando la pianta è ancora piccola possiamo lasciarla in vaso, ma con la crescita il consiglio è quella di spostarla all’esterno.
Arriva a raggiungere anche i 2 metri di altezza e con l’arrivo dell’autunno noteremo la perdita delle foglie e dei fiori.
È una pianta molto semplice da coltivare: generalmente si accontenta dell’acqua delle precipitazioni occasionali, ma nei periodi caldi suggeriamo di annaffiarla almeno una volta alla settimana.
Resiste moltissimo al caldo, anzi è il clima ideale in cui far crescere la nostra pianta di ibisco; posizioniamola in un luogo caldo e colpito dalla luce diretta del sole e se la coltiviamo in esterno, durante il periodo freddo, è meglio spostarla all’interno così da non farle patire il freddo.
Dobbiamo garantirle un terreno ricco di sostanze nutritive e di non lasciare mai che l’acqua ristagni all’interno del vaso, altrimenti la crescita della nostra pianta sarà compromessa.
Per quanto riguarda la potatura il periodo ideale è dopo la fioritura, quindi all’inizio dell’inverno: l’ibisco è una pianta molto forte e in questo modo le garantiremo una nuova crescita all’inizio della primavera.