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Un nuovo servizio per i proprietari di cani nei musei: parte “Dogs & Museum” a Roma

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Dal 12 gennaio 2025, Roma lancerà "Dogs & Museum", un servizio di dog sitting per visitare musei e monumenti storici, garantendo cura e attenzione ai cani durante le visite culturali.

Dal 12 gennaio 2025, Roma darà il via a una nuova iniziativa pensata per i proprietari di cani che vogliono visitare musei e monumenti storici senza lasciare i loro animali a casa. “Dogs & Museum” offre un servizio di dog sitting specializzato, consentendo così una visita culturale senza compromettere la cura dei propri amici a quattro zampe. L’idea è di facilitare l’accesso ai luoghi d’arte anche per coloro che non vogliono separarsi dai loro animali.

Come funziona il servizio "Dogs & Museum"

Il progetto “Dogs & Museum” prevede la presenza di dog sitter professionisti all’ingresso dei musei partecipanti, riconoscibili grazie a un’uniforme specifica. Queste figure specializzate non si limiteranno a sorvegliare i cani in un’area riservata, ma si prenderanno cura degli animali portandoli a passeggio negli spazi verdi vicini. Durante il servizio, sono previsti trattamenti di idratazione e alimentazione, garantendo così che gli animali siano seguiti con cura e attenzione.

Per poter usufruire del servizio, i proprietari di cani dovranno effettuare una prenotazione online sul sito o tramite l’app di bauadvisor.it, con un preavviso di almeno 24 ore. È importante notare che, nella fase di lancio che durerà fino al 5 aprile 2026, il servizio sarà gratuito. Successivamente, verrà introdotto un costo di 10 euro all’ora.

La registrazione all’ingresso richiederà il rispetto di alcune condizioni per garantire la sicurezza e il benessere degli animali. Gli utenti dovranno presentare il guinzaglio obbligatorio, il microchip identificativo, il libretto vaccinale aggiornato, e dovranno dimostrare che il trattamento antiparassitario è in corso. Importante è anche la presenza di una medaglietta con il nome e il contatto del proprietario, a ulteriore garanzia della sicurezza.

Al termine della visita, i proprietari potranno riprendere i loro cani usciti dal museo, facilitando così l’esperienza sia per gli animali che per i loro accompagnatori.

Le tappe del progetto nelle città italiane

Dopo la presentazione a Roma, “Dogs & Museum” si sposterà in diverse città italiane, coinvolgendo un totale di 280 musei e aree archeologiche di prestigio. Il calendario dell’inaugurazione delle varie località prevede le seguenti date e luoghi:

L’implementazione di questo servizio in diverse città italiane mira a facilitare un’esperienza culturale accessibile e inclusiva per tutti gli amanti degli animali.

Un’iniziativa necessaria o un’operazione di facciata?

Nonostante l’entusiasmo intorno al progetto, alcune domande riguardanti l’effettiva necessità del servizio si pongono. La possibilità di un dog sitter all’ingresso potrebbe sembrare un’innovazione, ma sorge spontanea una riflessione sull’adeguatezza di tale iniziativa. Molti proprietari di cani organizzano da tempo le visite ai musei, lasciando gli animali a casa con attendenti di fiducia o familiari, senza ricorrere a un servizio specifico.

I musei, per ragioni di igiene e sicurezza, normalmente non ospitano animali e il servizio di dog sitting non consente l’ingresso dei cani nei vari spazi espositivi. Ci si può domandare se non sarebbe stato più vantaggioso rivedere le politiche di accesso ai musei, per permettere anche ai cani ben educati di accompagnare i propri proprietari nelle visite.

Nei 15 mesi iniziali, caratterizzati da gratuità, l’iniziativa avrà il supporto di sponsor, ma con il successivo passaggio a un prezzo di 10 euro all’ora, resta da vedere quanti accetteranno di pagare per un servizio simile a un “parcheggio cani”. Questo scenario potrebbe sollevare interrogativi sull’effettiva inclusività proposta.

La riflessione su questa iniziativa continua, analizzando se possa realmente rappresentare un avanzamento per la convivenza tra cultura e pet ownership o se si tratti soltanto di una mossa non necessaria.

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