Il risparmio energetico è un elemento che si sta cercando di valorizzare anche in Italia e per questo nel 2018 è stato lanciato quello che viene detto Ecobonus. Questa agevolazione, inserita nella legge di bilancio 2018, prevede delle detrazioni fiscali per tutti coloro che facciano ammodernamenti e lavori di ristrutturazione per diminuire il consumo di energia.
L’ecobonus potrà essere richiesto da coloro che abbiano quindi apportato delle sostanziali modifiche con lo scopo di risparmiare energia ed evitare le dispersioni.

Sotto il termine risparmio energetico si annoverano alcune tecniche che permettono di ridurre gli sprechi, cercando di ottimizzare i consumi e ridurre al minimo possibile l’impatto dell’uomo sul pianeta.
Inserire nella legge di bilancio tali detrazioni fiscali è stato un segnale forte per mettere in luce quanto l’ambiente e il territorio siano importanti. Il risparmio energetico diventa sempre più un elemento centrale nelle politiche ambientali italiane, che tentano di sensibilizzare i cittadini al rispetto dell territorio.

Per cercare di incentivare tutte queste pratiche con la legge di bilancio 2018 si è introdotto quello che viene definito ecobonus, una serie di detrazioni fiscali per chi mette in atto lavori che mirino al risparmio energetico. Di seguito vediamo come funziona l’ecobonus, in che modo si potrà richiedere e quali cifre si possono detrarre.
Una guida completa che cercherà di fare chiarezza su tutta la questione, in modo da essere informati e non commettere sbagli.

Ecobonus 2018: come funziona e cos’è

Come abbiamo già precisato l’ecobonus sono una serie di detrazioni fiscali che possono essere richieste da coloro che abbiano apportato dei lavori per ottimizzare i consumi della propria casa. L’agevolazione consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires per coloro che abbiano eseguito interventi che mirino a risparmiare energia e a rendere efficienti i consumi.

Le detrazioni fiscali potranno essere riconosciute per i seguenti lavori di ammodernamento che mirino a:

  • ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • migliorare l’isolamento termico dell’edificio;
  • portino all’istallazione di pannelli solari;
  • sostuiscano gli impianti di riscaldamento invernale.

Tutte queste azioni di ristrutturazione mirano ad avere una maggiore efficienza nei consumi e ad alleggerire le bollette di luce e gas. In questo modo non solo si risparmierà sui costi, ma si riuscirà anche ad avere un minore impatto sull’ambiente.
Per coloro che avessero apportato tali modifiche nel 2018 le detrazioni saranno tra il 50% e il 75% della spesa sostenuta, in base al tipo di intervento che si sarà attuato.

Vediamo adesso nel dettaglio come saranno ripartite le detrazioni in base all’intervento e soprattutto quali saranno i limiti di spesa ammessi per i lavori di ammodernamento.

Bonus risparmio energetico: come vengono calcolate le detrazioni


Abbiamo chiarito i lavori che sono ammessi e per i quali si potranno richiedere le detrazioni fiscali; adesso comprendiamo nello specifico quali sono queste detrazioni e qual è il loro ammontare per ciascun tipo di operazione svolta all’interno del proprio appartamento.

Per i lavori che si sono svolti dal 1° gennaio 2018 le detrazioni fiscali che si potranno richiedere sono del 50% e si possono ottenere per i seguenti lavori:

  • sostituzione e istallazione di infissi;
  • sostituzione e istallazione di impianti di climatizzazione invernale con caldaia con efficienza minima A;
  • istallazione di schermature solari, quali tapparelle, veneziane o tende da esterno.

Più alta è invece la detrazione per coloro che abbiano istallato impianti di riscaldamento invernale e che potranno ottenere detrazioni per il 65% dell’importo speso. I lavori ammessi saranno i seguenti:

  • acquisto e istallazione di generatori d’aria calda a condensazione;
  • impianti con caldaie a condensazione di efficienza pari alla classe A o superiore e installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
  • impianti con apparecchi ibridi, strutturati con pompa di calore integrata ad una caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed fabbricati in modo da funzionare in maniera combinata.

Anche per l’istallazione e il montaggio di pannelli solari, interventi di domotica per il funzionamento di riscaldamento, climatizzazione e produzione di acqua e di istallazione e acquisto di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti sostenute dal 1° gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2018 le detrazioni fiscali saranno del 65%.
Sono ovviamente previsti dei limiti di spesa per le opere che si sono sostenute e sono i seguenti:

  • 100.000 euro per riqualificazione energetica;
  • 60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio;
  • 30.000 euro per acquisto e sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • 60.000 euro per acquisto e installazione di pannelli solari.

Tutte le spese sostenute dovranno essere documentate e al momento della richiesta dovranno essere presentati i documenti che ne attestino l’effettiva cifra spesa.
Le detrazioni potranno essere richieste da tutti i contribuenti, inclusi i proprietari d’impresa, possessori di un immobile per il quale vengono effettuati i lavori sopra indicati.

Fate attenzione a conservare con cura i documenti e soprattutto ad effettuare i pagamenti tramite bonifico, in cui dovrà essere chiara la causale del versamento. Per i titolari d’impresa l’obbligo di pagare tramite bonifico non vi è, ma si dovranno comunque conservare le fatture che attestino il pagamento.
I documenti andranno inoltrati a ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro 90 giorni dalla fine dei lavori si dovrà essere inviata la scheda informativa degli interventi e la copia dell’attestato di qualificazione energetica.

Si dovranno conservare e inviare ad ENEA anche i seguenti documenti:

  • certificazione, rilasciata da un tecnico abilitato, o dichiarazione rilasciata dal direttore dei lavori;
  • attestazione di partecipazione ad un apposito corso di formazione (in caso di costruzione autonoma dei pannelli solari);
  • certificazione energetica dell’immobile fornita da Regione o dall’Ente locale o attestato di qualificazione energetica disposto da un professionista abilitato.

Tali documenti dovranno essere poi inseriti in modo corretto anche nella dichiarazione dei redditi e conservati per eventuali verifiche.

Bonus risparmio energetico: le detrazioni per i condomini

Le detrazioni fiscali pensate per i condomini sono maggiori rispetto a quelle che abbiamo visto fino a questo momento e arrivano fino al 75%. Le spese che si potranno detrarre dovranno essere a carico del contribuente ed essere volte ad interventi di miglioramento degli edifici condominiali.
Le detrazioni salgono al 70% dell’importo speso per lavori di sull’involucro dell’edificio superiori al 25% dello stabile.

Per lavori condominiali di ammodernamento degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva si arriva poi al 75% delle detrazioni possibili. L’importo di spesa massimo in questo caso è di 40.000€ per ciascuna unità immobiliare dello stabile. Dal 1° gennaio 2017 è possibile fare richiesta di detrazione fiscale anche per gli istituti autonomi di case popolari.

Nel caso di interventi condominiali potranno chiedere le detrazioni i seguenti soggetti:

  • contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
  • associazioni di professionisti;
  • enti pubblici o privati che non svolgano attività commerciali;
  • condomini (per interventi nelle zone comuni);
  • titolari di un diritto reale sull’immobile,
  • inquilini di uno dei locali del condominio;
  • persone fisiche che abbiano l’immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese.

I documenti e le tempistiche da rispettare saranno gli stessi che abbiamo sopra riportato per gli interventi ad appartamenti e case private. Anche in questo caso si dovrà avere cura di conservare i documenti e di presentarli nel momento di una verifica.