Le piante carnivore sono chiamate spesso anche piante insettivore: il motivo è semplice queste si nutrono di protozoi ed animali, ma in primis insetti al fine di procurarsi tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per poter crescere e prosperare.
Nella nostra mente esistono solamente le piante gigantesche che possono mangiare perfino dei bambini, come quelle dei cartoni animati o dei film horror, ma le piante carnivore, come vedremo, possono esserci anche utili, tanto da poterle utilizzare sul balcone.
Come abbiamo detto le piante carnivore si nutrono di insetti e di animali invertebrati, quali sono gli artropodi, ovvero ad esempio molluschi come i granchi, ma anche farfalle. La loro scoperta risale al 1875 ed a trovarle e teorizzarle fu Charles Darwin che scrisse un trattato sulla loro natura. Oggi al mondo come detto ne esistono oltre 600 specie differenti che si trovano in tutto il mondo. Queste sono state classificate in ben 12 generi e 5 famiglie.
Di seguito andremo a conoscerle meglio, ne scopriremo i vantaggi e soprattutto vedremo quali siano le migliori specie da mettere sul balcone. Questo tipo di pianta infatti può essere un ottimo modo per combattere le zanzare, una soluzione naturale per risolvere il problema.
Piante carnivore: conosciamole meglio
Cosa sono le piante carnivore? Si tratta di piante erbacee, che non riescono a procurarsi i nutrienti giusti per vivere se non attraverso la digestione di proteine degli animali. Il motivo? Si sono adattate al terreno in cui sono cresciute, sviluppando questa propensione.
Sono definite carnivore dal 1942, quando Lloyd le chiamò in questo modo e non come insettivore in quanto come abbiamo visto si nutrono anche di artropodi e piccoli animali senza vertebre.
Dove vivono? Principalmente in ambienti secchi, aridi, in cui ci sono pochissime sostanze nutritive nel terreno a disposizione. Ambienti privi di calcio, azoto, fosforo e potassio principalmente, qui crescono le loro piccole radici e catturano i vari insetti. Ci sono principalmente 5 tecniche di intrappolamento che le divide in 5 categorie come abbiamo visto:
- Trappole ad ascidio
- Trappole adesive
- Trappole a scatto
- Trappole ad aspirazione
- Trappole a nassa
Dopo aver parlato a livello globale della piante carnivore andiamo a vedere quali mettere sul nostro balcone e per quale motivo dovremmo possederne qualcuna in casa nostra ovviamente all’esterno dell’appartamento in zona balcone.
Piante carnivore: perché metterle sul balcone?
Come prima cosa bisogna chiarire che non vanno inserite piante carnivore di grandi dimensioni ovviamente: stiamo parlando di piante di piccola taglia, da vaso. Si avete pensato bene, sicuramente tutti quanti starete pensando alla stagione estiva, l’umidità, il caldo ed ovviamente...le zanzare.
Le piante carnivore da vaso possono combattere le zanzare che disturbano il nostro sonno, come abbiamo visto perché si nutrono di insetti. Queste possono ridurre drasticamente la presenza di questi fastidiosi insetti, ma come e quali soprattutto? Alla prima domanda è facile rispondere, hanno delle tecniche che hanno sviluppato per assorbire i nutrienti giusti per la loro vita ed attraverso queste trappole attirano e catturano le zanzare. Dopo questa prima fase devono prenderne le sostanze nutrienti, semplicemente con alcune sostanze liquide piuttosto acide.
Dopo aver visto come catturano gli insetti, andiamo a scoprire insieme nell’ultimo capitolo di questo articolo, quali usare, poiché non tutte sono utili a questo nostro scopo. Quali sono quelle da piantare in balcone e come?
Piante carnivore: quali mettere sul balcone?
Come possono esserci utili le piante carnivore? Lo abbiamo detto mangiando insetti, quelli fastidiosi per le nostre calde ed umide estati. Ma quali in particolare possiamo piantare nel nostro balcone?
La risposta è facile, essenzialmente quelle più diffuse e che oltre al loro scopo sono ornamentali possono essere molte che sono quelle che vi consigliamo:
- Sarracenia
- Sarracenia Alata
- Sarracenia Purpurea
- Dionaea
- Darlingtonia
- Cephalotus
Queste specie sono quelle che essenzialmente svolgono il loro lavoro e possono essere piantate nel balcone senza troppe cure: vanno rinvasate ogni 2-3 anni, e non richiedono cure eccessive in quanto abbiamo visto si nutrono dagli insetti degli elementi nutrienti di cui hanno bisogno. Basta annaffiarle? Non serve, basta l’acqua piovana se sono posizionate in maniera tale da essere bagnate da quest’ultima.