Dal nome altisonante che le deriva da una zarina russa, la Paulownia è una pianta originaria dell’Europa della quale ad oggi sono conosciute 12 diverse specie, una delle quali italiana. Si ritiene che la Paulownia italiana, presumibilmente originaria del Piemonte dove sono stati rivenuti dei suoi fossili, sia anche la più antica.
Dai fiori violacei simili a quelli di lavanda, la vera peculiarità della Pawlonia risiede nella sua velocissima crescita e nell’incredibile potere anti-smog che le permette di assorbire enormi quantità di CO2 restituendoci un’aria più salubre.
Paulownia: la pianta più veloce del mondo
Questa incredibile pianta è la più veloce nel mondo nella sua crescita. Si stima, infatti, che la Paulownia sia in grado di crescere addirittura fino a 6 metri all’anno e di arrivare ad un diametro di circa 26 centimetri in 3 anni. Numeri incredibili che fanno di questa pianta e dei suoi meravigliosi fiori un validissimo alleato per l’ambiente e per la nostra salute. Grazie alla sua buona capacità di adattamento questa pianta non teme né i climi torridi e secchi né gli ambienti più freddi. L’unica necessità imprescindibile è che il terreno sia sempre ben drenato per far crescere le sue importanti radici, utilissime per ridurre il rischio idrogeologico.
Il potere anti-smog della Paulownia
Grande non solo nelle dimensioni e nella velocità della sua crescita, la migliore caratteristica della Paulownia è senza dubbio la sua capacità di assorbire biossido di carbonio fino a 10 volte in più di qualsiasi altro albero al mondo. Dedicare un ettaro di terreno alla coltivazione di questa pianta permette infatti di togliere dall’atmosfera qualcosa come 200 tonnellate di CO2, grosso modo il quantitativo di biossido di carbonio di un’auto che ha percorso 100mila chilometri. Si tratta di numeri importanti e che dovrebbero spingere a valutare la coltivazione di questa pianta non solo nelle grandi coltivazioni, ma anche nei giardini privati per fare la differenza, nel proprio piccolo, e migliorare sensibilmente la qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno.
I mille usi della Paulownia
Come se tutto questo non fosse già abbastanza per una pianta che di primati sembra intendersene non poco, chi ha intenzione di acquistare la Paulownia o iniziare a coltivarla potrebbe essere interessato ad altri suoi usi che la rendono estremamente versatile. Le foglie della Paulownia possono infatti essere utilizzate come foraggio per gli animali mentre i suoi caratteristici fiori rappresentano un’attrattiva utile alle api per l’impollinazione.
Il legno della pianta anti-smog è inoltre molto apprezzato nella realizzazione di mobili, nei cantieri navali, per imballaggi e persino per costruire strumenti musicali. Gli scarti della pianta possono infine essere utilizzati per il riscaldamento. Un chilogrammo di scarto della Paulownia è infatti in grado di produrre 5mila chilocalorie a dimostrazione del grande potere riscaldante di cui è capace.
Come si coltiva la Paulownia
La pianta può essere coltivata per propagazione (e basta acquistarla in questo caso in un vivaio) o attraverso la semina, acquistando i semi in un negozio di giardinaggio. Chi si occupa di agricoltura potrà inoltre ottenere un buon vantaggio dalla coltivazione di questa pianta anti-smog. L’alternanza delle colture permette infatti al terreno di arricchirsi di sostanze benefiche per le piante ottenendo così un successivo raccolto più abbondante e di migliore qualità.