I mozziconi di sigaretta rappresentano uno dei rifiuti più pericolosi per i nostri mari. Stando ai dati forniti dall’Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, ben il 40% di tutti i rifiuti presenti nel Mar Mediterraneo sono mozziconi di sigarette.
Considerando che oltre 6 persone su 10 hanno la pessima abitudine di gettare ciò che resta della propria sigaretta per strada, in spiaggia o dovunque si trovino senza utilizzare gli appositi cestini, ben 14 miliardi di mozziconi creano quotidianamente una montagna di pericolosi rifiuti in grado di rilasciare nei fiumi e nel mare sostanze estremamente dannose per gli organismi che lo popolano e che portiamo anche sulle nostre tavole.
Basti pensare che un singolo mozzicone di sigaretta è in grado di contaminare ben tre metri cubi d’acqua, a dimostrazione di quanto possano inquinare questi particolari rifiuti, molto più di ciò che avviene ogni giorno con la plastica.
E se tutti questi dati non bastassero, a rendere la questione ancora più allarmante di quanto non sia già ci pensa il tempo impiegato da una singola cicca di sigaretta per biodegradarsi. Il tempo stimato varia infatti da 5 a 12 anni, un periodo inaccettabile se pensiamo a quanti di questi rifiuti siano gettati per strada ogni giorno senza la minima consapevolezza del problema.
I vari inviati del tg satirico di Canale 5, Striscia La notizia hanno girato in lungo e in largo il nostro Paese per sensibilizzare i sindaci di quanti più Comuni possibile sul problema dell’inquinamento derivante dai mozziconi di sigaretta nel periodo a cavallo tra il 2019 e il 2020.
È nata così l’iniziativa No mozziconi a terra che ha riscosso in questi mesi un buon consenso da parte di numerosi primi cittadini che hanno aderito a questa campagna. Oltre ai sindaci raggiunti direttamente dagli inviati in città come Firenze, Pietrelcina, Genova, Capaci e molti altri, numerosi primi cittadini hanno aderito spontaneamente alla campagna, emanando in molti casi specifiche ordinanze per i propri Comuni.
Il triplice obiettivo dell’iniziativa No mozziconi a terra era quella di sensibilizzare i cittadini, rendicontare trimestralmente i risultati ottenuti e soprattutto applicare la normativa già esistente in fatto di cicche di sigarette gettate per strada.
La legge esiste già dal 2016, benché nella stragrande maggioranza dei casi nulla sia stato fatto finora per farla effettivamente rispettare. La legge 221 del 28 dicembre 2015, divenuta applicativa pochi giorni dopo, al suo art. 40 vieta espressamente di gettare mozziconi di sigaretta per strada, in spiaggia, in mare o in qualunque altro luogo che non siano cestini.
E c’è di più: la normativa prevede una multa per i trasgressori che va dai 60 ai 300 euro. Multa che, purtroppo, dato il mancato controllo all’interno di paesi e città, non viene elevata contro chi contravviene alla legge.
Dopo lo stop imposto dalla pandemia che ha rallentato i successivi controlli di Max Laudadio e degli altri inviati di Striscia La notizia, nei mesi scorsi finalmente il tg satirico ha comunicato di esser pronto per ripartire nei suoi controlli. I sindaci sono avvisati: saranno riusciti in tutti questi mesi a far rispettare finalmente la legge a salvaguardia dell’ambiente?