In un contesto dove solo la metà degli abitanti di Zanzibar è in grado di accedere all’elettricità, un gruppo di donne conosciute come "Solar Mamas" sta cambiando il volto dell’arcipelago. Queste donne, nonostante la mancanza di un’istruzione formale, imparano a installare e gestire impianti fotovoltaici, portando luce nelle case dei villaggi lontani dalla rete elettrica. Un’iniziativa che non solo promuove l’uso di energie rinnovabili ma contribuisce anche a un profondo cambiamento sociale ed economico.
La formazione delle Solar Mamas
Nel villaggio di Kinyasini, immerso in un panorama di palme e case di fango, si trova il Barefoot College, organizzazione che ha avviato un programma di formazione di tre mesi per donne prive di preparazione scolastica avanzata. Le partecipanti, chiamate affettuosamente "mamme" a causa del loro ruolo familiare, apprendono a conoscere i componenti elettronici dei sistemi solari e come installarli sui tetti delle case. Le lezioni non si limitano alla teoria; sono comprese anche le pratiche di installazione, come quella che sta effettuando Sharifa, una delle allieve, che usa un misuratore di tensione mentre lavora con attenzione sui cavi.
All’uscita dal corso, ogni donna riceve un pacchetto di kit solari dal governo di Zanzibar, consentendo loro di avviare la propria attività imprenditoriale. Questo approccio mira non solo a fornire energia elettrica a chi ne è privo, ma a trasformare le partecipanti in professioniste capaci di generare reddito e diventare punti di riferimento nelle loro comunità.
Brenda Geofrey, direttrice dei programmi di Barefoot College Zanzibar, sottolinea l’importanza di quest’iniziativa: “Vogliamo far capire a queste mamme che possono essere professioniste.” Queste affermazioni rappresentano un cambiamento nella vita di molte donne, che intravedono opportunità che in precedenza ritenevano irraggiungibili.
Impatto sociale e culturale del progetto
Il progetto delle Solar Mamas non si limita a portare l’elettricità, ma ha anche un profondo impatto sociale. Juma Burhan, direttore esecutivo della Zanzibar Economic Empowerment Agency, afferma che "le Solar Mamas hanno contribuito a dare potere alla nostra gente fornendo loro elettricità, un servizio sociale cruciale." Con l’accesso all’energia, molte famiglie possono migliorare le loro condizioni di vita, garantendo ai figli la possibilità di studiare anche dopo il tramonto.
L’aspetto più rivoluzionario è che questo programma affronta la questione della discriminazione di genere. Tradizionalmente, le donne a Zanzibar sono state limitate a ruoli domestici, ma la formazione tecnica offre loro la possibilità di espandere i propri orizzonti. Ricercatrici svedesi, come Helene Ahlborg e Kavya Michael, evidenziano come queste donne stiano abbattendo stigmi e barriere sociali, dimostrando che anche senza una formazione accademica possono diventare competenti e leader.
Un esempio significativo di questo cambiamento è Arafa Khamis, una Solar Mama che, scalza e con l’hijab, sale su una scala per installare un pannello solare. Questo lavoro non solo impone un cambiamento nella vita delle donne, ma stimola anche un cambiamento culturale all’interno delle comunità, che iniziano a riconoscere e valorizzare le competenze delle donne.
L’effetto domino della luce
L’effetto domino dell’iniziativa delle Solar Mamas si manifesta in molteplici modi. Oltre a creare opportunità professionali per le donne stesse, il progetto ha anche effetti tangibili sulla comunità. Famiglie che un tempo si affidavano al carbone o alla paraffina per l’illuminazione ora possono utilizzare energia solare, contribuendo al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza. Le testimonianze delle beneficiarie, come quella di Hussein, una madre di cinque figli che ha installato energia solare in tre case, raccontano di un cambiamento radicale.
Attraverso l’installazione di impianti solari, si stima che dal 2015 al 2025 circa 65 donne saranno formate in ingegneria solare, fornendo elettricità a quasi duemila abitazioni in una trentina di villaggi. Il programma non solo riduce le emissioni inquinanti ma offre anche una valida alternativa economica per le famiglie, consentendo rate mensili sostenibili.
Con l’espansione del programma, si prevede di coinvolgere anche donne di altri Paesi come Malawi e Somaliland, creando un circolo virtuoso che promuove l’emancipazione femminile attraverso la solidarietà e la formazione continua. Queste donne, diventate a loro volta formatrici, contribuiscono a diffondere competenze utili e ad alimentare la fiducia all’interno delle loro comunità.
La direzione futura del progetto
Il futuro del progetto delle Solar Mamas appare promettente e ambizioso. Oltre a fornire opportunità lavorative e formare comunità, l’iniziativa contribuisce a una significativa riduzione dell’impatto ambientale in un continente dove la questione della povertà energetica è cruciale. Grazie alla collaborazione tra Barefoot College e istituzioni locali, l’arcipelago di Zanzibar emerge come un esempio virtuoso nel panorama africano.
L’obiettivo di formare e coinvolgere sempre più donne nei prossimi anni rappresenta non solo un impegno per il miglioramento delle condizioni di vita, ma anche un passo importante verso l’uguaglianza di genere in ambito lavorativo e professionale. Le Solar Mamas sono un simbolo di speranza e innovazione per un futuro più luminoso e sostenibile.