Direttamente dal Sud America arriva un prezioso alleato naturale contro affaticamento e stress; stiamo parlando dei semi di guaranà, noti per le loro caratteristiche e per i loro benefici sull’organismo umano. Scopriamo insieme di più su questa pianta e quali sono i suoi possibili usi per sfruttare al meglio le sue proprietà benefiche.
Il guaranà è una pianta rampicante sempreverde appartenente alla famiglia delle Sapindaceae e originaria del Sud America, in particolare il suo habitat naturale è la foresta Amazzonica, dove cresce rigogliosa lungo i fiumi. Grazie alle sue proprietà c’è sempre maggiore richiesta dei suoi frutti e dunque viene ormai coltivata anche industrialmente.
Fin dall’antichità le popolazioni che hanno abitato queste zone le hanno attribuito un valore sacro: si pensava addirittura che nascesse dagli occhi degli dei.
C’è una curiosa leggenda alla base di questa credenza che narra la storia di giovani indigeni appartenenti a due tribù diverse che finirono con l’innamorarsi perdutamente; nel tentativo di fuggire morirono uccisi da un serpente; la Dea della bellezza, invocata dagli altri membri delle tribù accorsi sul luogo e commossa dal sentimento dei due giovani, fece crescere una bellissima pianta, che da allora regala agli uomini dei magnifici frutti che si schiudono esattamente come gli occhi neri della ragazza.
Protagonista di questa romantica storia è appunto la pianta di guaranà; andiamo a capire insieme qualcosa di più sulle sue caratteristiche, sui suoi benefici e sugli usi che possiamo farne.
Caratteristiche e benefici del guaranà
Le principali caratteristiche e benefici attribuiti al guaranà derivano dalla guaranina contenuta nei suoi frutti. Questo principio attivo, analogo alla caffeina, favorisce il rilascio di due ormoni, chiamati adrenalina e noradrenalina; questi ormoni hanno la funzione di accelerare il metabolismo corporeo, i battiti cardiaci, la pressione arteriosa e il numero degli atti respiratori, incrementando così il livello di ossigeno nel sangue.
Per queste ragioni il guaranà è consigliato come stimolante in caso di affaticamento psicofisico, depressione, astenia e convalescenza. È quindi consigliato a chi studia per incrementare l’attività intellettuale, ma viene utilizzato anche in ambito sportivo per migliorare la capacità di resistenza allo sforzo fisico con ottimi risultati.
Inoltre le sue proprietà sono usate anche nelle diete e nei trattamenti del controllo del peso, perché stimola la produzione di enzimi capaci di sciogliere i grassi con una conseguente riduzione dei depositi di adipe sottocutaneo.
È utile anche in caso di stitichezza e per disintossicare l’apparato intestinale.
Rispetto al caffè e ad altre bibite energizzanti naturali, quelle a base di guaranà hanno un rilascio molto più lento nell’organismo che ne prolunga l’efficacia.
Usi del guaranà
Esistono diversi usi che possiamo fare del guaranà; principalmente viene impiegato per la produzione di integratori naturali e di bevande energetiche, rivolte in maniera particolare agli sportivi, ma non solo.
Esso può essere impiegato come ingrediente all’interno di integratori utili a favorire la perdita di peso, per via della sua capacità di stimolare il sistema nervoso nel dare il via al processo di lipolisi.
Gli estratti utilizzati per la produzione di integratori bevande vengono normalmente ricavati dalle bacche della pianta del guaranà e dai suoi semi. La forma più pura che possiamo trovare in commercio è una pasticca essiccata composta unicamente dalle parti della pianta, ma possiamo trovare anche sciroppi, capsule e pillole.
Altri utilizzi del guaranà ne includono l’impiego per il trattamento della pressione sanguigna, con particolare riferimento alla pressione bassa, per la prevenzione della malaria e della dissenteria. Viene inoltre impiegato per stimolare il desiderio sessuale, per incrementare il flusso dell’urina e come astringente.
Nell’industria alimentare può essere impiegato come aromatizzante in bevande e dolciumi. Alcuni integratori naturali vedono il guaranà accompagnato da vitamine come la vitamina C e da sali minerali come il magnesio. I quantitativi da assumere possono variare a seconda delle necessità di ciascuno. Per conoscerle è bene rivolgersi al proprio medico o erborista di fiducia.