Quando si riceve una bolletta di luce o gas, la maggior parte delle persone si sofferma sulla prima pagina così da rendersi rapidamente conto dell’importo da pagare e della sua scadenza.
Sebbene non sia abitudine comune quella di leggere con attenzione gli altri fogli di cui è solitamente composta una bolletta, approfondire e capire meglio come sono stati calcolati i costi in base ai nostri consumi può permetterci di evitare problemi e soprattutto di risparmiare, magari scegliendo una tariffa che si confaccia alle nostre reali necessità.
Gli errori sulla bolletta di luce e gas sono un’altra spinosa questione che proprio leggendo tutta la documentazione allegata alla fattura della nostra utenza può essere più facilmente individuata e segnalata. Vediamo quindi a cosa prestare attenzione quando leggiamo la bolletta di luce e gas e soprattutto come procedere ad un reclamo in caso sia stato compiuto un errore dal nostro fornitore.
Cosa controllare per verificare errori sulla bolletta di luce e gas
La prima pagina delle fatture per le nostre utenze domestiche di luce e gas è solitamente simile per tutti i fornitori. Qui troviamo infatti i dati dell’intestatario della bolletta, l’importo da pagare, la scadenza prevista, eventuali comunicazioni su pregresse bollette che non risultano ancora pagate (voce a cui prestare attenzione per eventuali contestazioni e a breve vedremo perché), potenza del contatore e mercato di riferimento (a maggior tutela oppure libero).
Se tutti i dati relativi alla nostra utenza sono corretti, possiamo procedere al controllo della seconda pagina dove di solito è possibile leggere su quali letture del nostro contatore è stata calcolata la bolletta che abbiamo tra le mani. I dati utilizzati dal fornitore possono essere reali, stimati oppure autoletture.
Attenzione ai dati stimati: si tratta senza dubbio del modo migliore per pagare di più in quanto il fornitore di luce o gas non tiene conto di quanto sia stato realmente consumato dalla nostra utenza ma basa i suoi calcoli su dati presunti da precedenti letture o autoletture ormai datate.
A seguire sono solitamente presenti in fattura i prezzi con i quali sono stati calcolati i nostri consumi. È importante conoscerli per capire se ci sono stati aumenti non previsti e comunicati anticipatamente e se il calcolo finale della somma addebitata è realmente corretto.
Errori sulla bolletta di luce e gas: quali sono i più comuni
È proprio da un’attenta lettura di tutte le voci che compongono una bolletta che si potrà riconoscere rapidamente un eventuale errore e porvi rimedi in tempi rapidi. Tra gli errori sulla bolletta di luce e gas più comuni troviamo senza dubbio l’addebito di servizi aggiuntivi e non richiesti, la richiesta di pagare una bolletta già pagata (in questo caso si parla di doppia fatturazione), la richiesta da parte di un altro fornitore di pagare un periodo nel quale non avevamo attiva alcuna utenza con esso o l’addebito di una somma maggiore rispetto a quella dovuta.
Come contestare gli errori sulla bolletta di luce e gas
La contestazione di eventuali errori sulla bolletta di luce e gas cambia in base al tipo di informazione non corretta abbiamo trovato nella nostra fattura. Se ci viene richiesto, ad esempio, di pagare una bolletta che è stata già saldata, dovremo inviare comunicazione scritta al fornitore (tramite PEC o raccomandata A/R) nella quale comproviamo il pagamento già effettuato allegando copia del bollettino postale o altra prova documentale. In assenza di queste informazioni, potremmo utilizzare la precedente fattura nella quale alla prima pagina il fornitore ci informava del fatto che tutti i pagamenti precedenti risultassero regolari.
Quando il problema è l’addebito di una somma più alta di quella dovuta, la richiesta al fornitore di luce o gas dovrà essere sempre scritta ma in questo caso, spiegando l’errore, andrà richiesta opportuna verifica e rettifica di fatturazione.
Discorso simile se riceviamo per uno stesso periodo di riferimento due bollette da fornitori diversi. In questo caso dovremo ovviamente comunicare a quello col quale non abbiamo alcun contratto in essere di non essere loro clienti e di richiedere l’immediato annullamento della bolletta errata.
In tutti i casi nei quali sia necessario comunicare col fornitore per eventuali errori sulla bolletta di luce e gas, sarà necessario inserire nella nostra richiesta i seguenti dati:
- Dati identificati del cliente al quale l’utenza è intestata;
- Codice POD (per i fornitori di energia elettrica) o PDR (per il gas) che possiamo trovare nella prima pagina di ogni bolletta ricevuta;
- Codice cliente, anche questo desumibile dalla bolletta;
- Fotocopia della bolletta oggetto del contendere e di eventuali documenti da allegare (come ad esempio prove di pagamento).
Errori sulla bolletta di luce e gas: tempi di lavorazione della contestazione
Il fornitore è tenuto a rispondere entro 40 giorni dalla ricezione della richiesta scritta del cliente che segnala la presenza di un errore in bolletta. Superato tale periodo senza risposta, tuttavia, non varrà in questo caso il principio del “silenzio-assenso” e dunque non sarà automatica la ricezione di eventuali rimborsi.
Nella risposta il fornitore dovrà fornire chiarimenti adeguati e comprovare le proprie ragioni o, al contrario, appurato l’effettivo errore ravvisato dal cliente, procedere a riaccreditare eventuali somme indebitamente percepite in precedenza (è questo il caso di richieste di cifre più elevate rispetto al dovuto).
Il rimborso dovrà avvenire entro 90 giorni dal riconoscimento dell’errore. L’Autorità prevede un ulteriore indennizzo automatico per il cliente pari a 20 euro qualora il rimborso arrivi entro 180 giorni, 40 euro se arriva entro 270 giorni e 60 euro se sfora i 270 giorni. Il riaccredito delle cifre indebitamente percepite dal fornitore può avvenire tramite bonifico, assegno o con un credito sulla prossima bolletta.
Se l’errore riguarda una bolletta non ancora pagata, il fornitore è tenuto alla remissione della fattura rettificata.
Ricordiamo, infine, che per le utenze di luce e gas esiste un termine di prescrizione per la richiesta al cliente di eventuali pagamenti arretrati non percepiti pari a 2 anni. Il cliente che ricevesse, quindi, un sollecito di pagamento per importi addebitati più di due anni prima potrà contestare al fornitore il superamento dei limiti temporali previsti per legge mediante reclamo scritto o rivolgendosi ad un’associazione per i consumatori.
Fonti: https://www.assoutenti.it/come-leggere-la-bolletta-luce-gas-in-3-mosse/
https://luce-gas.it/guida/bolletta/rimborso/errata-fatturazione