Ormai tutti parlano di Green economy. Ma cos’è?
La green economy è un modello di sviluppo economico che però oltre a generare crescita, tiene anche conto della sostenibilità delle risorse.
Crea lavoro ed equità sociale, ma allo stesso tempo riduce la scarsità ecologica e i rischi ambientali.
La green economy si fonda su tre punti principali.
Prima di tutto la tutela del clima e della biosfera: i costi della crisi climatica hanno raggiunto un enorme rilevanza economica; in secondo luogo il benessere inclusivo e il miglioramento della qualità che permette di sostituire il consumismo con una migliore qualità di consumi, con migliori beni e servizi e con minori impatti ambientali; infine la circolarità delle risorse, l’economia circolare è un altro presupposto della green economy in quanto permette di aumentare le attività economiche e diminuire il consumo delle risorse.
Per queste ragioni la green economy è un modello sostenibile e solidale: il suo obiettivo principale infatti è quello di ridurre i consumi energetici e l’inquinamento non trascurando comunque l’efficienza energetica.
La green economy differisce dallo sviluppo sostenibile proprio perché essendo un modello economico non mira solo a rendere le produzioni ecosostenibili, ma anche a produrre business.
L’economia del futuro ha un nome: green economy. Ma cos’è? E come funziona?
Questo modello economico viene messo in atto soprattutto da banche e organizzazioni che, intercettando i fabbisogni futuri, decidono di investire nella green economy.
Specialmente le banche prestano attenzione al fatto che i loro investimenti siano impiegati per affermare la sostenibilità ambientale. Proprio per questa ragione molti fondi vengono investiti in progetti green che hanno lo scopo di incentivare la ricerca scientifica e le idee a sostegno dell’ambiente.
Esistono anche veri e propri finanziamenti bancari che possono essere richiesti da chi voglia investire nell’economia green e nelle risorse ecosostenibili.
Purtroppo al momento non tutte le aziende però credono in questo progetto e molte di esse continuano a investire in fonti di energia non rinnovabile come ad esempio i combustibili fossili che accumulati in milioni di anni, bruciano in breve tempo e in grande quantità, e hanno generato volumi enormi di anidride carbonica che stanno cambiando il clima e peggiorando il nostro tenore di vita causando malattie alla popolazione mondiale.
Ovviamente apparte l’impegno da parte delle banche e delle imprese anche la politica deve assumersi le sue responsabilità: al momento purtroppo le idee sono tantissime e molto valide, ma alcune di esse rimangono solo dei progetti.
Cos’è la Green economy? I posti di lavoro aumentano
Mentre in Italia la disoccupazione aumenta c’è un ambito in cui le assunzioni non sono affatto in diminuzione anzi. Stiamo parlando della green economy. Ma cos’è? E come è possibile che i posti di lavoro siano aumentati? La risposta è semplice. Questo tipo di economia è il futuro e molte banche e industrie (non quanto basta però per avere un mondo pulito) stanno investendo in questo campo.
Il risultato è che anche in tempo di crisi la richiesta di lavoro per questo mercato e aumentata. Le principali figure richieste sono informatici ed economi, ma anche installatori di impianti termici e ingegneri ambientali.
Oltre alla richiesta di figure professionali specifiche ovviamente dobbiamo contare anche tutti quei professionisti che, provenienti da altri settori, hanno deciso di dedicare il loro lavoro a questo ambito.
Dunque oltre ad una crescita quantitativa dei posti di lavoro, i cosiddetti green job rappresentano anche una trasformazione qualitativa del mercato del lavoro: da una parte con l’affermazione di nuove professioni e dell’altra con l’aggiornamento di quelle tradizionali.
L’eco-innovazione dunque non porta solo benefici ambientali, ma sprona anche e nuove attività economiche, può creare nuove industrie e mercati e dovrebbe essere orientata nel settore dell’energia e dell’uso delle risorse.