Come funziona l’omeopatia? Per cercare di rispondere a questa domanda dobbiamo analizzare questa medicina alternativa e conoscerne caratteristiche e controindicazioni.
Prima della diffusione della medicina tradizionale i malati venivano curati con farmaci a base di erbe naturali ed è proprio su questo principio che si basa l’omeopatia: il rifiuto della chimica a favore di rimedi naturali.
È stata fondata da Christian Friedrich Samuel Hahnemann e si propone di curare qualsiasi patologia, non eliminando il sintomo, ma stimolando l’organismo del paziente a vincere la malattia. Sicuramente non tutti sono d’accordo sui reali benefici di questa medicina ed è per questo che il dibattito circa il funzionamento dell’omeopatia è molto acceso, anche in Italia.
Se volete farvi un’idea sull’omeopatia siete nel posto giusto! Andiamo a vedere più da vicino questa medicina alternativa, come funziona, le sue caratteristiche e le possibili controindicazioni.
Ma come funziona nel dettaglio l’omeopatia? Questa medicina alternativa possiede alcune caratteristiche che la distinguono da tutte le altre.
Similia similibus curantur, i simili curano i simili, ecco come si può descrivere in una frase l’omeopatia. Essa si propone infatti di curare sintomi o malattie con dosi infinitesimali delle sostanze che in dosi maggiori provocherebbero gli stessi disturbi o malattie nei soggetti sani.
Dunque farmaci completamente naturali che rispettano l’organismo dell’uomo e non provocano alcuna reazione come spesso accade invece per i farmaci tradizionali.
L’omeopata prescrive il rimedio in base alle caratteristiche fisiche e psicologiche del paziente e dunque ogni cura è personalizzata e differente dalle altre e questo è senza dubbio un punto di forza di questa tecnica.
Similitudine, infinitesimalità e globalità: ecco i tre termini che caratterizzano questa medicina alternativa. Nella disputa tra medicina tradizionale e omeopatia spesso quest’ultima viene accusata di non essere una tecnica scientifica e di svolgere un semplice effetto placebo sul paziente e spesso viene chiamata in causa la questione dell’interesse delle case farmaceutiche. Ciononostante, l’efficacia dell’omeopatia conduce a sé molte persone e sempre più scelgono di percorrere questa strada per curare i propri sintomi, da quelli più gravi a quelli più lievi.
È molta lunga la lista delle patologie che l’omeopatia è in grado di curare: efficace in casi di malattie organiche, funzionali, acute o croniche.
Tra i disturbi più comuni trattati omeopaticamente sicuramente quelle psichici, le malattie dell’apparato respiratorio, della cute, dell’apparato digerente, ma anche quelle psicosomatiche e quelle che colpiscono l’apparato cardiocircolatorio.
Ovviamente affianco a tutte queste caratteristiche positive, l’omeopatia può presentare anche delle controindicazioni; andiamo a scoprire quali sono e in quali casi è meglio evitare questa medicina alternativa.
Sebbene sempre più persone decidano di curarsi con l’omeopatia, questo non significa che questa medicina alternativa non abbia delle controindicazioni.
Dobbiamo prima di tutto precisare che i medicinali omeopatici non sono farmaci. Non contengono, infatti, principi attivi terapeutici per curare e prevenire malattie e non hanno bisogno di un’autorizzazione per la vendita e dunque non presentano le stesse controindicazioni dei farmaci tradizionali.
Altra precisazioni: i prodotti omeopatici non si devono confondere con quelli fitoterapici.
Infatti al contrario dei medicinali omeopatici, i fitoterapici sono stati ufficialmente approvati dall’Aifa e sono venduti esclusivamente nelle farmacie, senza obbligo di prescrizione medica.
Ma passiamo ora a vedere quali sono gli effetti negativi che l’omeopatia può avere sul nostro organismo. Il principale pericolo è che l’uso di questi farmaci può sottrarre al paziente farmaci convenzionali preziosi, se non indispensabili, la cui efficacia è scientificamente provata; infatti in sé le cure omeopatiche non hanno alcun rischio di tossicità, ma non esistono ancora dati scientifici che provano i loro benefici.
Il consiglio è quello di rivolgersi sempre al proprio medico di base per avere consigli sulla miglior cura farmacologica da intraprendere; infatti se è vero che la medicina omeopatica è molto utile a migliorare i sintomi delle nostre patologie non sempre porta alla guarigione completa. Proprio per questa ragione è importantissimo affidarsi ad una figura esperta e competente.