Volete allevare lumache ma non sapete come cominciare? Quali sono i guadagni che possiamo ottenere dalla vendita della bava di lumaca? E quali gli impieghi?
Con il termine elicicoltura si intende l’allevamento delle chiocciole a scopo alimentare: ha come obiettivo produrre quantità elevata di questi piccoli animali per poi venderli ad aziende ristorative che trattano questo prodotto.
Oggi però si sta aprendo una nuova strada che è diventata una fonte di guadagno per chi ha deciso di dedicarsi all’allevamento di lumache: la raccolta della loro bava.
Essa infatti è considerata benefica soprattutto per la nostra pelle e sono ormai tantissime le aziende farmaceutiche e cosmetiche che preparano creme e lozioni a base di questo prodotto.
Dunque l’idea di raccogliere la bava di lumaca e di utilizzarla come fonte di guadagno può diventare un’idea concreta per molti di noi, ma come allevare le lumache? E quali sono i guadagni e gli impieghi della bava dell’animale? Scopriamolo insieme.
Come allevare lumache? Qualche semplice consiglio
La bava di lumaca è quindi un prodotto sempre più richiesto, ma come dobbiamo fare per allevare lumache? Quali sono i passaggi pratici per aprire un’azienda specializzata nell’elicicoltura?
Ovviamente dobbiamo partire da una base di forte interesse e di curiosità, ma questo non basta. Occorre anche avere requisiti pratici e burocratici per iniziare al meglio la nostra attività commerciale.
Il primo passo da compiere è quello di avere a disposizione un terreno dove stabilire l’allevamento; se non ne possediamo uno possiamo informarci per acquistare un terreno agricolo non edificabile (i cui costi oggi sono davvero bassi) oppure accordarci con un proprietario di terreni agricoli e proporgli in cambio di manutenzione la possibilità di allevare le nostre chiocciole.
Ovviamente non è possibile scegliere a caso: le lumache per crescere e vivere bene necessitano di particolari condizioni ad esempio l’esposizione al sole, un certo tipo di composizione chimica del terreno e una alto tasso di umidità.
Una volta scelto il terreno giusto per le nostre lumache ci dovremo procurare gli attrezzi per farle vivere nel modo migliore: prima di tutto servirà una rete esterna che non farà introdurre topi o altri predatori nel nostro allevamento; in secondo luogo dobbiamo installare un valido impianto di irrigazione. Infine dobbiamo creare un orto che serva ad alimentare le lumache e a proteggerle dal caldo e dai raggi solari più forti.
A questo punto dovremo occuparci degli animali, veri protagonisti dell’allevamento. Servono gli esemplari riproduttori, ossia i primi molluschi ad accoppiarsi tra di loro.
Dal punto di vista burocratico dobbiamo iscrivere la nostra attività presso il Registro delle imprese agricole; dobbiamo ottenere l’attribuzione di una Partita Iva e di un codice fiscale e tutti i documenti sulla sicurezza aziendale, soprattutto se abbiamo dipendenti.
Bava di lumaca: quanto si guadagna e come impiegarla
Dopo aver visto alcuni consigli per avviare un allevamento di lumache, vediamo quali sono i guadagni e gli impieghi della bava di questo animale.
Ovviamente non è facile calcolare una cifra solo per la bava, poiché quasi tutti gli allevamenti vendono anche le lumache a scopo alimentare.
In media un’azienda specializzata nell’elicicoltura ha un guadagno lordo annuo che si aggira intorno ai 20.000 euro. Questa cifra naturalmente varia a seconda degli esemplari che si riescono ad avere e anche all’abilità del produttore di trovare sbocchi interessanti e remunerativi per i propri prodotti.
Le aziende più interessate alla bava di lumaca sono principalmente quelle impiegate nella realizzazione di prodotti per la cosmesi del corpo e quella farmaceutica: infatti questo prodotto sta diventando sempre più richiesto proprio grazie alle sue proprietà benefiche che possiamo leggere in questo articolo.
Dunque la bava di lumaca è utilizzata per produrre creme e sieri per la nostra pelle: è considerato un vero e proprio elisir di bellezza poiché è in grado di stimolare il rinnovo cellulare.