Con il termine colite si intende un’infiammazione del colon, che comporta sintomi ben precisi. Ma quali sono le caratteristiche di questa patologia?
Il colon è il secondo tratto dell’intestino crasso, posto tra il cieco e il retto e viene anatomicamente suddiviso in tre porzioni: ascendente, trasverso e discendente.
La sua funzione principale è quella di far avanzare il cibo al suo interno, grazie alle contratture muscolari. Durante questo movimento il colon elabora i prodotti di scarto della digestione dall’intestino tenue, principalmente riassorbendo l’acqua e gli elettroliti rimanenti formando così le feci che vengono poi espulse. Quando le pareti del colon si irritano ci troviamo di fronte alla cosiddetta colite, che può essere definita acuta o cronica.
I fattori scatenanti di questa patologia possono essere di vari tipi; andiamo ora a scoprire quali sono i sintomi della colite e le caratteristiche di questa infiammazione.
La colite presenta sintomi ben precisi e sicuramente i più comuni e i primi a comparire sono quelli che interessano l’apparato gastrointestinale.
Tra i più importanti e comuni troviamo sicuramente uno squilibrio nella regolarità intestinale: si possono infatti riscontrare attacchi di diarrea o al contrario periodi di stipsi. Generalmente chi soffre di colite cronica alterna queste due fasi.
Altro sintomo inconfondibile della colite è il dolore addominale accompagnato da gonfiore, flatulenza e presenza di sangue o muco nelle feci.
Ma i sintomi alcune volte, nelle forme più gravi si estendono a tutto l’organismo provocando una sensazione di malessere generale. Spesso compare la febbre, accompagnata da brividi e dolore alle articolazioni, ma anche debolezza, vertigini, debolezza e alitosi. A seconda del fattore scatenante della colite si può avvertire anche senso di vomito, cefalea, senso di sazietà e perdita di peso.
Sebbene grazie ai segni e sintomi, sia abbastanza semplice sospettare una colite, la diagnosi della specifica cause che l’ha provocata è spesso lunga, articolata e complessa e necessita di numerose analisi. In particolare ci si deve sottoporre alle analisi del sangue per analizzare prima di tutto il livello di emoglobina e i globuli rossi, in quanto l’infiammazione intestinale cronica può in taluni casi determinare stati di anemia, Altro esame fondamentale è sicuramente quello delle feci per vedere se c’è presenza di sangue o di muco e infine la colonscopia; esame diagnostico strumentale che permette di visualizzare le pareti interne di retto, sigma e colon, per scoprire eventuali lesioni.
Ma quali sono le caratteristiche della colite? Come abbiamo già detto esistono varie tipologie di colite e a seconda dei sintomi possiamo capire da quale siamo affetti.
Ad esempio si parla di colite cronica quando i sintomi insorgono in maniera più subdola, lenta e graduale. Generalmente può comparire in qualche settimana, ma alcune volte può volerci anche un mese; la caratteristica principale è che questa infiammazione perdura nel tempo con andamento intermittente per lunghi periodi.
Tra le coliti croniche le più importanti sono la sindrome del colon irritabile e le malattie infiammatorie intestinali.
Con il termine colite acuta un’infiammazione del colon che insorge rapidamente, in ore o giorni. Un classico esempio di colite acuta è quella dovuta ad infezioni, come ad esempio la colite infettiva causata da virus, funghi, parassiti o batteri.
Ovviamente ad ogni tipo di colite il suo rimedio: importantissimo è consultare il proprio medico di base non appena notiamo la comparsa di uno dei sintomi. Soprattutto per quanto riguarda la colite cronica è essenziale ricevere una diagnosi e una cura adeguate al proprio disturbo. Sicuramente una delle prime cose a cui fare attenzione è l’alimentazione: essa deve essere povera di grassi, di zuccheri e di bevande gassate e ricca di fibre e di verdure, anche se alcune sono sconsigliate in quanto vanno ad aumentare l’irritazione delle mucose.