Gennaio è il mese ideale per intraprendere avventure all’aria aperta, sfuggendo alla pigrizia post-natalizia. Con il freddo che morde e i paesaggi invernali da scoprire, perché non dare il via a un viaggio che unisce natura, storia e cultura? Ecco cinque cammini che promettono un’esperienza unica, perfetti per ricaricare mente e corpo e godere della bellezza dei paesaggi invernali.
L’Alta Via del Tabacco si snoda tra Bassano del Grappa e Costa di Valstagna, in Veneto, ed è un percorso ricco di storia e significato. Questa itinerario di circa 35 chilometri è stato storicamente legato alle coltivazioni di tabacco e alle antiche tradizioni contadine. Attraverso terrazzamenti ben conservati e caratteristiche masiere, i trekkers possono immergersi in un paesaggio suggestivo, dove il Canale del Brenta si snoda sotto di loro.
Il cammino è suddiviso in tre tappe principali: da Bassano a Campolongo, proseguendo per Valstagna e infine verso Costa. Ognuna di queste tappe dura mediamente tra le 4 e le 5 ore. Nonostante un dislivello complessivo di 2000 metri, il sentiero è accessibile a chi ha un minimo di esperienza, basta essere equipaggiati con scarpe da trekking e bastoncini. È importante ricordare che il percorso attraversa aree private; per questo motivo, il rispetto per la natura e i luoghi attraversati è fondamentale.
Per gli appassionati di storia e leggende, il Cammino di Carlo Magno rappresenta un’opzione irresistibile. Questo percorso collega Bergamo a Carisolo, in Trentino, per un totale di 225 chilometri attraverso valli e borghi pittoreschi. Sebbene affrontare l’intero itinerario in gennaio possa risultare arduo, le tappe della Valle Camonica offrono l’opportunità di scoprire questo percorso epico in maniera semplificata.
Camminando tra castelli storici e antiche chiese, i trekkers possono godere di panorami mozzafiato sui passi alpini. Un tratto particolarmente consigliato è quello che da Lovere conduce al Passo del Mortirolo, un luogo intriso di storia dove si narra che Carlo Magno abbia sconfitto le truppe longobarde. Camminare in questo contesto permette di immergersi in un’atmosfera unica, dove la natura e la cultura si intrecciano in modo affascinante.
Il Sentiero del Viandante è un’opzione perfetta per chi cerca un trekking panoramico e non troppo impegnativo. Questo percorso di circa 50 chilometri si estende lungo la sponda orientale del Lago di Como, da Lecco a Colico. Durante l’inverno, il sentiero presenta scorci incantevoli sul lago, specialmente con le montagne innevate che si riflettono sull’acqua, creando un’atmosfera di rara bellezza.
Il percorso può essere suddiviso in tappe di uno o due giorni, con tratti come Lecco-Abbadia o Varenna-Dervio. Pur essendo un cammino piuttosto accessibile, è consigliabile prestare attenzione ai tratti più ripidi e ai sentieri boschivi. Scegliere di fare una pausa nei piccoli borghi lungo il percorso, magari gustando un caffè con vista sul lago, può arricchire ulteriormente l’esperienza. La tappa Varenna-Dervio è particolarmente scenografica e regala panorami che sembrano usciti da una cartolina.
Il Cammino degli Aurunci Wild, situato nel sud del Lazio, offre un’interessante opportunità per coloro che amano il contatto con la natura. Questo anello di circa 42 chilometri parte dalla stazione di Formia e attraversa i Monti Aurunci, regalando panorami mozzafiato e un’esperienza unica in tre giorni.
Una delle caratteristiche distintive di questo percorso è il suo impegno verso l’ecosostenibilità: il punto di partenza è facilmente raggiungibile in treno, il che evita il ricorso all’auto. Durante il cammino, è opportuno portare con sé solo l’essenziale e mantenere l’ambiente pulito. Gennaio è un ottimo periodo per esplorare queste montagne, lontani dalla confusione turistica. In una giornata limpida, si possono anche ammirare le isole Pontine all’orizzonte, un panorama che valorizza ulteriormente l’esperienza.
Il Cammino della Serra è particolarmente apprezzato tra gli amanti del trekking. Questo itinerario si sviluppa in quattro tappe di difficoltà crescente, per un totale di 65,1 chilometri. Pur essendo accessibile per i principianti, è essenziale avere una buona preparazione fisica se si desidera percorrerlo in tre giorni. Completare il cammino in due giorni è sconsigliato, per garantire un’esperienza sicura e positiva.
Il percorso raggiunge il suggestivo Santuario di Oropa. Da qui, chi lo desidera può continuare per altre tre tappe del Cammino Orientale, creando un itinerario ancora più ricco e coinvolgente. Questo cammino offre la possibilità di esplorare paesaggi incantevoli e di immergersi in una spiritualità profonda, resa ancor più affascinante dall’atmosfera invernale.