Il film “C’è ancora domani”, che segna l’esordio alla regia di Paola Cortellesi, si prepara a competere per il prestigioso premio Oscar per il miglior film dell’anno. Dopo essere diventato un fenomeno culturale e sociale, il lungometraggio ha catturato l’attenzione del pubblico e della critica, incassando milioni di euro al botteghino e ottenendo numerosi riconoscimenti. Grazie al suo impatto, la pellicola è ora proiettata verso la consacrazione internazionale.
Un racconto di vita reale ambientato nel dopoguerra
La trama di "C’è ancora domani" è ambientata in una Roma del 1946, periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale e all’introduzione del suffragio universale. La protagonista, Delia, interpretata dalla stessa Cortellesi, è una casalinga che vive in una situazione di vita difficile, soggetta a violenza domestica e oppressione, in particolare da parte del marito Ivano, interpretato da Valerio Mastandrea.
Il contesto storico non è solo il semplice sfondo della narrazione: la pellicola affronta il tema della violenza sulle donne, che in quel periodo era particolarmente diffusa e accettata dalla società. La rappresentazione di Delia riesce a toccare corde profonde, facendo emergere non solo la sua vulnerabilità, ma anche una forte e urgente voglia di riscatto. L’interpretazione di Cortellesi è stata elogiata non solo per la sua bravura attoriale, ma anche per la sensibilità con cui ha saputo trattare un tema così delicato e contemporaneo.
Grazie all’approccio realistico e alla carica emotiva, il film è diventato un simbolo di lotta e speranza, capace di coinvolgere il pubblico in una riflessione profonda e necessaria su una tematica ancora attuale.
Il successo al botteghino e i riconoscimenti internazionali
Fin dal suo esordio, "C’è ancora domani" ha ottenuto un’accoglienza trionfale al botteghino, superando i mark di incasso con numeri da record. Nei primi due giorni di programmazione, il film ha incassato 1,65 milioni di euro e ha continuato a dominare le classifiche degli incassi per diverse settimane. Il suo successivo rango tra i migliori incassi dell’anno lo pone subito dopo "Barbie", una delle pellicole di maggiore successo della stagione, sebbene “C’è ancora domani” abbia attratto un numero di ingressi leggermente superiore.
Il film non si è limitato a conquistare il mercato italiano, ma ha inoltre intrapreso un’importante distribuzione internazionale. È stato proiettato nelle sale americane con il titolo "There is still tomorrow", dove è riuscito a mantenere la programmazione per oltre sette giorni nel 2024. Questo non solo evidenzia l’apprezzamento del pubblico nordamericano, ma accresce anche le speranze di una candidatura oscariana di grande rilevanza.
La pellicola ha ricevuto riconoscimenti e premi in numerosi festival di cinema, consolidando la reputazione della Cortellesi sia come attrice che come regista. Il film sarà nella lista dei candidati per gli Oscar il 17 gennaio, e il mondo del cinema attende con trepidazione il 2 marzo, quando verranno annunciati i vincitori della 97esima edizione. L’interesse suscitato da "C’è ancora domani" dimostra quanto possano essere potenti e rilevanti le storie che affrontano tematiche di grande attualità e importanza sociale.