I bonsai sono piante da interno con un profondo significato, dei piccoli alberi che per anni vengono tenuti a misura di appartamento, in modo da potersi adattare alle dimensioni di una casa. La coltivazione del bonsai prevede una serie di tecniche che portano l’albero a crescere nel modo che si vuole, utilizzando fili metallici e sostegni che portano i rami ad assumere la forma che si vuole.

La cultura del bonsai nasce in Cina nei primi secoli dopo Cristo, per poi passare al Giappone dove le tecniche vengono modificate e arricchite in base ai principi dello Zen. Le tecniche del bonsai sono tutte pratiche che si applicano sulla natura viva e che tentano di tenere in salute un vero e proprio piccolo albero, con tutte le caratteristiche di una pianta più grande, ma in un corpo più piccolo.
Le tecniche per la cura dei bonsai sono difatti piuttosto rigide e complesse, si dovrà quindi fare molta attenzione per riuscire a mantenere in vita questo albero, così da farlo essere rigoglioso.

Scopriamo quindi i segreti del bonsai, il suo significato, il prezzo e soprattutto quali sono le cure che gli si devono dedicare. Per antonomasia il bonsai è una pianta complessa da curare e prima di acquistarla, dal momento che per alcune tipologie il prezzo è elevato, si dovrà comprendere se si è in grado di prendersene cura.

Bonsai: significato e caratteristiche della pianta


Il significato del bonsai è strettamente legato al concetto della vita e dell’esistenza. Essendo il bonsai un elemento naturale anch’essi sono soggetti al cambiamento e all’evoluzione della vita e di conseguenza ne sono un simbolo. Il bonsai è il simbolo quindi del mondo e della vita che popola la terra, ma il suo significato specifico muta in base al Paese.
In Cina, dove questo albero nasce, la religione è il taoismo e le cure che sono dedicate al bonsai per modificarne la struttura sono pochissime. Diversamente in Giappone, dove la religione è lo shintoismo, le modifiche dell’uomo sul bonsai sono moltissime, dal momento che l’intervento umano è molto più radicato.

In generale possiamo dire che la correlazione tra la religione e la cura del bonsai è molto radicata e che questi piccoli alberi sono strutturati proprio per incentivare la meditazione e la riscoperta di se stessi. Queste piccole piante sono create per suscitare emozione e più precisamente per far scoprire ogni giorno a chi li coltiva il bello che vi è nella natura.
La persona vedendo un albero di bonsai dovrà pensare alla bellezza delle cose che gli sono intorno, della natura e delle persone che lo circondano. Un modo per essere felici di ciò che si ha di vivere più sereni con se stessi.

Indipendentemente dalla religione e dal Paese di coltivazione la creazione di un bonsai ha 3 fasi, che devono essere rispettate e che sono standard:

  • Shu: il momento dell’osservazione, quando si guarda chi ha esperienza e si cerca di apprendere e di capire in che modo affrontare la vita;
  • Ha: momento dell’azione, quando si passa dalla teoria alla pratica e ciò che si è appreso lo si fa fruttare;
  • Ri: momento del superamento, l’uomo va oltre l’esperienza e cerca di comprendere qualcosa id nuovo.

Queste fasi corrispondo ai momenti della vita dell’uomo e degli animali, che passano da apprendere da un maestro ad essere maestri loro stessi, dopo aver fatto esperienza ed essersi confrontati con il mondo. Ogni parte del bonsai ha un suo significato preciso poi e ogni elemento di questa pianta risulta importante per la sua vita.

Le radici sono la base su cui si erge il fusto e queste simboleggiano la forza e la sicurezza del bonsai. Il tronco è invece la personalità dell’albero, ogni nervatura, ogni grinza e ciascun elemento saranno diversi e non si potranno in alcun modo essere uguali ad un altro in tutto e per tutto, come appunto le persone e le loro caratteristiche.
I rami invece sono la crescita della persona, la sua voglia di scoprire cose nuove e soprattutto di rinnovarsi, come fanno le piante e le foglie di tutti gli alberi.

Prezzi e tipologie di bonsai


I prezzi dei bonsai variano in base alla specie che sceglie, ma solitamente si riesce ad acquistare un buon albero intorno ai 50€. Le specie più pregiate e che hanno avuto maggiori cure per la formazione dei rami hanno prezzi però molto più alti e per un esemplare si potranno dover pagare anche cifre con tre zeri.
La differenza di prezzo è abissale e si possono trovare bonsai sotto i 50€ come anche specie che costano oltre i 4.000, trattandosi di proposte molto pregiate.

Nel momento in cui si acquista il primo bonsai della nostra vita sarà bene scegliere una specie semplice da curare, con manutenzione semplice e interventi non troppo complessi. Nel momento dell’acquisto si dovrà poi fare attenzione al luogo in cui si posizionerà il nostro bonsai, scegliendo quindi una tipologia idonea all’esterno o all’interno. Per le specie da interno consigliamo di scegliere tra: Ficus, Crassula e Carmona, tre specie semplici da curare e soprattutto perfette per sopravvivere in casa.

Il bonsai Ficus è senza dubbio il più semplice da tenere in vita, la specie che richiede meno cure e che altro non è se non un ficus modificato. La Crussola è invece semplicissima da potare e si riuscirà a dargli la forma che più si desidera. Infine la Carmona permette di avere in casa un bonsai con dei bellissimi fiori di colore bianco che porteranno una ventata di allegria a casa vostra. Le innaffiature però per questa specie dovranno essere molto abbondanti, mentre per le due precedenti si dovrà far attenzione a non dargli troppa acqua, soprattutto in estate.

Le specie e le tipologie di bonsai sono tantissime e si dovrà scegliere in base al proprio budget e soprattutto in base alle condizioni della propria casa. Ovviamente le cure che si dovranno dare al nostro bonsai devo essere costanti e sia che si acquisti un albero da 50€ che uno da 4.000€ si dovrà cercare di prendersene cura al meglio, in base alle proprie caratteristiche.

Come prendersi cura di un bonsai


Le cure da dare al proprio bonsai variano in base alla tipologia di pianta scelta e quindi si dovrà approfondire il tipo di potatura, il bisogno di acqua e via dicendo. In generale le piante più comuni hanno delle regole di base piuttosto semplici che si possono applicare e che aiuteranno a tenere in vita la nostra pianta.
L’elemento fondamentale per riuscire a curare il proprio bonsai è l’innaffiatura, che deve essere commisurata alla tipologia di pianta e deve tenere conto del vaso, del periodo dell’anno, del tipo di terreno e del clima in casa.

Risulta impossibile dire in modo generico quante volte un bonsai dovrebbe essere innaffiato dal momento che ogni specie ha le sue caratteristiche e le proprie regole.
Importante sarà scegliere con cura la specie da coltivare pensando bene a elementi quali la luce, l’esposizione della casa, il tipo di clima che vi è in casa e tutti gli elementi che contribuiscono alla sua crescita.

Solitamente i bonsai più comuni hanno bisogno di luce, ma non dei raggi del sole diretti, quindi sarà bene metterlo sulla finestra, ma in modo che sia coperto dalla luce del sole. Posizionando il proprio bonsai vicino alla finestra si riuscirà anche a dare alla pianta la giusta dose di aria, in modo da farlo respirare.
Un altro elemento importante sarà la potatura della pianta che dovrà essere molto accurata, effettuata con forbici specifiche e confacente alla tipologia di pianta che si è acquistata.

Si dovrà poi avere molta attenzione per la concimazione del terreno e per riuscire a dare il giusto nutrimento al terreno della nostra pianta si dovrà sapere con cura il momento in cui mettere il concime e non far mancare mai al terriccio il suo nutrimento. La concimazione anche sarà da legare al tipo di terreno che si è scelto per la pianta, in modo da evitare che si creino problemi.

Come avrete potuto capire non esistono quindi delle regole generiche per prendersi cura di un bonsai, ma ogni tipologia ha delle sue caratteristiche un suo modo di essere curata. Importante sarà prendersi cura di elementi quali la potatura, l’innaffiatura e la concimazione, così da evitare di disastri.