L’artemisia è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, che dalla Cina si è pian piano spostata anche nel nostro Paese. L’etimologia della parola Artemisia risulta piuttosto particolare dal momento che potrebbe anche derivare dal nome di Artemide, dea della caccia in età romana. Secondo altre interpretazioni invece il nome sarebbe da legare al greco in cui la parola artemes significa sano e quindi un’allusione alle proprietà della pianta.
Il nominativo gli venne dato da Linneo nel 1700 che classificò in modo scientifico gli organismi viventi.
Le proprietà dell’artemisia e il suo legame con la cura delle malattie e del corpo sono quindi da legarsi ad un tempo particolarmente lontano, dato il suo nome. Ancora oggi questa pianta viene considerata un rimedio medicamentoso per il corpo,che solo negli ultimi anni è stato però riscoperto e analizzato meglio.
Le piante di artemisia nel nostro Paese sono molto diffuse, tanto che in alcune zone crescono spontanee e risultano assimilabili a delle vere e proprie piante infestanti, tanto che in alcuni punti crescono rigogliose.
Di seguito scopriamo tutte le caratteristiche dell’artemisia, i suoi utilizzi e a cosa serve questa pianta. Cerchiamo anche di comprendere meglio quali sono gli studi che sono stati effettuati e soprattutto se è vero che il suo utilizzo aiuta a prevenire la formazione del cancro come si legge spesso.
Artemisia: caratteristiche e benefici per il corpo
Le caratteristiche benefiche dell’artemisia dipendono principalmente dall’artemisinina, che nella medicina naturale cinese risulta utilizzata per curare diverse problematiche. Questa pianta è un utile rimedio contro la febbre e i problemi legati all’apparato gastrointestinale, dal momento che la pianta ha forti proprietà digestive.
Questa pianta è in grado di combattere i virus e i batteri intestinali, riuscendo a pulire il corpo e a dare sollievo in caso di influenze che abbiano intaccato il tratto gastrico.
L’artemisia risulta essere anche un ottimo calmante, dato che agisce sul sistema nervoso, riuscendo a calmare la persona. Risulta un ottimo rimedio quindi soprattutto per chi soffre di insonnia e disturbi legati alla sovraccitazione.
Con le sue caratteristiche calmanti agisce anche sul sistema intestinale e aiuta a placare i dolori durante il momento del ciclo, risultando un ottimo rimedio naturale anche per chi è affetta da dismenorrea.
L’artemisia venne utilizzata come base per sviluppare farmaci contro la malaria, che risultarono il modo per sconfiggere il problema. Ora si torna a parlare molto di questa pianta per le sue caratteristiche che sembrerebbero ottime per combattere il cancro e i tumori, dal momento che molti studi si stanno concentrando su questo elemento.
A portare i riflettori su questa pianta in Italia è stato l’Istituto nazionale dei tumori di Milano, che nel 13 febbraio del 2015 ha emanato un comunicato in cui si spiegava il punto di vista dell’istituto sulla questione. In base alle parole del comunicato si legge quanto segue:
In merito all’utilizzo dell’Artemisia Annua come farmaco antitumorale, si può dire con certezza che, in esperimenti in vitro, uno dei suoi principi attivi, l’artemisinina e i suoi derivati, hanno dimostrato un effetto tossico sulle cellule tumorali e che questa classe di farmaci è utilizzata come trattamento della malaria con un profilo di tossicità estremamente favorevole. Alcuni ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori sono direttamente coinvolti nella valutazione di un altro principio attivo dell’Artemisia Annua, la diidroartemisinina, e del suo ruolo antineoplastico valutato per ora sempre su modelli preclinici: i risultati sono convincenti ed è in corso di preparazione una pubblicazione scientifica.
Si precisa però poi che in merito all’uso clinico i dati sono molto limitati per quel che riguarda l’uso come antitumorale, dal momento che si tratta di studi preliminari e quindi non si può sapere bene quali siano gli effetti sull’uomo.
Per leggere tutto il comunicato dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano potete cliccare qui e approfondire l’argomento. Le parole del comunicato ci fanno però capire che si stanno analizzando le proprietà dell’artemisia e si sta cercando di sfruttarle per combattere i tumori e la formazione di cellule infette.
L’artemisia per lungo tempo è stata considerata un’erba magica, capace di avere forti poteri medicamentosi e di guarire anche problemi psichici gravi. Effetti che si avevano soprattutto nel momento in cui il dosaggio risultava eccessivo.
Ancora oggi online si legge delle proprietà (quasi magiche) di questa pianta che risulterebbe curare qualsiasi male, ma con la quale in verità si deve fare molta attenzione. Un dosaggio errato infatti può portare ad avere degli spiacevoli effetti collaterali.
Artemisia: dosaggio, come utilizzarla e controindicazioni
Acquistare l’artemisia è molto semplice, dato che si potrà reperire in tutte le erboristerie ben fornite della città; l’erborista del centro a cui vi rivolgerete potrà inoltre consigliarvi se l’artemisia è il rimedio naturale che fa al caso vostro.
La pianta in questione viene usata in decotti e tisane che aiuteranno nel processo di digestione e soprattutto porteranno a sgonfiare la pancia.
Una delle proprietà dell’artemisia è la sua capacità di facilitare i processo di assunzione delle sostanze e il loro assorbimento, in modo che non rimangano per troppo tempo nel tratto intestinale. In questo modo si riuscirà ad assimilare le sostanze in modo consono e soprattutto a evitare che i cibi fermentino nello stomaco, portando a sgradevoli conseguenze.
Si consiglia in generale di non usare più di 10 grammi di foglie per tazza, dal momento che si potrebbero avere piccoli effetti spiacevoli e dolori intestinali. In generale comunque prima dell’assunzione chiedete consiglio al vostro erborista e fatevi indicare con cura il dosaggio da usare per la tipologia di prodotto che avete scelto e per la modalità di consumo ideata.
Una dose elevata di artemisia ha infatti effetti tossici sul nostro corpo e potrebbe portare ad avere neurotossicità e soprattutto potrebbero dare problemi intestinali, anche piuttosto gravi.
I principali effetti collaterali riguardano l’apparato intestinale, dal momento che si potrebbero avere problemi quali nausea, vomito o dissenteria, dovute ad un eccessivo dosaggio dell’artemisia. Nei casi più gravi oltre questi sintomi si potrebbero verificare sfoghi cutanei e reazioni allergiche molto forti.
Risulta inoltre sconsigliata l’assunzione di prodotti, integratori o tisane a chi:
- soffra di ulcere, dal momento che si potrebbe infiammare la zona e lacerare ancora di più la parete intestinale;
- soffra di allergie ai pollini;
- per le donne che assumano terapie ormonali, dal momento che potrebbero entrare in contrasto con l’artemisia;
- per le donne durante il periodo dell’allattamento.
Dal momento che gli effetti collaterali sono molti, come anche le persone che non possono assumere questa sostanza, il consiglio è quello di sentire il parere di un esperto e di chiedere consiglio al proprio erborista per avere ben chiara la situazione.