Scritto da Angela Mattera

- Energie rinnovabili


Acqua piovana: 3 soluzioni facili e casalinghe per raccoglierla

Pubblicato il

Arriva la stagione delle piogge e siete alla ricerca di idee semplici per raccogliere l’acqua piovana e riutilizzarla? Ecco 3 soluzioni da conoscere.

Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare sempre più spesso di crisi idrica e il motivo è facile da intuire. L’acqua sul nostro pianeta è un bene indispensabile ma destinato a finire, soprattutto se non saremo in grado di qui in avanti di preservarlo ed utilizzarlo in maniera adeguata e coscienziosa.

Per efficientare il consumo d’acqua nel nostro piccolo e risparmiare anche sulla bolletta, raccogliere l’acqua piovana e riutilizzarla in ambito domestico o più semplicemente per irrigare l’orto può davvero essere una soluzione interessante e facile da realizzare in breve tempo. E tutto questo non senza dover necessariamente andare incontro a grosse spese.

Vediamo quindi 3 possibili idee per raccogliere l’acqua piovana e sfruttarla al posto dell’acqua di rubinetto.

Raccogliere la pioggia in città, con bottiglie o taniche da balcone

Se vivete in città e la vostra casa presenta un balcone e non un vero e proprio giardino, la soluzione più semplice e immediata per raccogliere acqua piovana è senza dubbio quella di sistemare più bottiglie nella zona dove la pioggia può arrivare senza ostacoli.

Per massimizzare la raccolta d’acqua piovana, però, le bottiglie in plastica andranno preventivamente tagliate per aumentare il diametro a disposizione e facilitare l’ingresso della pioggia.

Allo scopo possono essere sistemate sul balcone anche delle tinozze abbastanza larghe in vista della pioggia. Una volta riempite si potrà smistare l’acqua in taniche più piccole da tenere a disposizione per innaffiare i fiori in balcone o in casa, lavare i vetri delle nostre finestre o per lavare il terrazzo.

L’acqua piovana, essendo naturalmente priva di calcare, aiuterà le nostre piante a mantenersi in salute senza impattare sulla bolletta e riducendo l’impatto sull’ambiente.

Raccogliere l’acqua piovana in case indipendenti con giardino

In presenza di una casa indipendente circondata da giardino o orto, la soluzione ideale per raccogliere più acqua piovana e sfruttarla successivamente per irrigare le piante è senza dubbio quella di collegare taniche più lunghe e strette alla grondaia proveniente dal tetto. L’acqua così raccolta potrà essere conservata per annaffiare le piante, il giardino o l’orto nei periodi di siccità.

Per automatizzare il successivo processo di irrigazione, si può eventualmente fare un passo in più e acquistare un vero e proprio serbatoio di raccolta, non necessariamente da interrare.

Questi serbatoi, non collegati all’impianto idrico ma opportunamente dotati di un rubinetto per prelevare l’acqua, permetteranno di sfruttare l’acqua piovana per innaffiare ma anche, se la vicinanza al parcheggio auto lo permette, per lavare il nostro veicolo senza consumare litri e litri di acqua potabile.

In alternativa ai serbatoi, interni o esterni, si possono semplicemente sistemare nell’orto più secchi, tutti abbastanza capienti, da coprire con piccoli ritagli di zanzariera in modo da filtrare grossolanamente la pioggia. L’acqua così raccolta si potrà utilizzare per innaffiare l’orto e le piante anche in casa, lavare il piazzale o anche in sostituzione dell’acqua nello sciacquone del wc.

Raccogliere l’acqua con serbatoi interrati per uso domestico

Per chi ha un grande giardino o appezzamento di terra e vuole realizzare un vero e proprio impianto di raccolta di acqua piovana utile non solo per wc, piante e lavaggio delle superfici ma anche per alimentare elettrodomestici quali lavatrici e lavastoviglie, esistono soluzioni di certo più laboriose e dispendiose ma grazie alle quali ottenere nel tempo una significativa riduzione della spesa in bolletta.

Per utilizzare l’acqua piovana per uso domestico, ideale grazie all’assenza di calcare per preservare e prolungare la vita dei nostri elettrodomestici e che alla lunga ci permette anche così di risparmiare, è necessario avere uno spazio esterno sufficientemente grande nel quale poter scavare una buca.

Al suo interno andrà sistemato un apposito serbatoio da interro, disponibile con diverse capacità a seconda delle necessità della famiglia, che andrà collegato all’impianto idrico di casa e contemporaneamente a quello elettrico o fotovoltaico mediante un’apposita pompa per fornire l’acqua all’abitazione.

Chi desidera raccogliere l’acqua piovana per uso domestico, però, dovrà dotare il serbatoio di uno o più filtri che eliminino le impurità e consentano un utilizzo universale senza rischi per la salute. In questo modo si otterrà una soluzione estremamente ecologica e green per risparmiare, riciclare e rispettare l’ambiente.

Leggi l'articolo sul sito
Questo sito utilizza cookie propri e di terze parti
al fine di poter erogare i propri servizi.Maggiori informazioni