Lo spreco di una risorsa preziosa e imprescindibile come l’acqua è purtroppo una realtà concreta e preoccupante. In Italia il consumo di acqua potabile per scopi urbani corrisponde al 20% di quello totale. Troppo spesso, insomma, impieghiamo acqua con qualità estremamente elevata per attività come l’irrigazione dei campi o lo scarico del WC nelle quali non è richiesta acqua potabile.
In questi e molti altri casi sarebbe quindi ideale sfruttare fonti alternative a costo praticamente zero che fanno bene sia alle nostre tasche che soprattutto all’ambiente. Dati alla mano, si stima che mediante acqua diversa da quella potabile è possibile coprire fino al 50% degli usi domestici quotidiani. Se rapportiamo questo valore percentuale alla spesa periodica che sosteniamo in bolletta, ci renderemo facilmente conto di quale grande risparmio potremmo ottenere cambiando alcune piccole abitudini.
Ma quale fonte alternativa permette di avere acqua per molteplici scopi senza sprecare quella potabile e senza costi? L’acqua piovana, un bene che sin dall’antichità veniva ritenuto propizio e che ad oggi rappresenta un’alternativa green a molte esigenze, non solo per quelle zone nelle quali vi è difficoltà di approvvigionamento idrico tradizionale ma anche per i contesti urbani maggiormente portati allo spreco di risorse purtroppo destinate a terminare.
Vediamo quindi 3 idee per riutilizzare l’acqua piovana, risparmiare sulla bolletta e dare concretamente una mano all’ambiente.
Per lavare un’automobile di medie dimensioni sono necessari all’incirca 150 litri d’acqua che nella stragrande maggioranza dei casi è prelevata dalla normale rete idrica, sprecando così acqua potabile inutile a questo scopo.
Per lavare l’auto con l’acqua piovana è possibile raccoglierla in taniche o secchi o, per rendere il processo più semplice e immediato, raccoglierla con un serbatoio esterno al quale sarà collegato un apposito rubinetto. Ovviamente questa ultima ipotesi, sicuramente più onerosa, potrà essere messa in pratica solo se il parcheggio auto è nelle immediate vicinanze del punto di raccolta.
L’acqua piovana è quasi completamente priva di calcare e assolutamente senza cloro. Queste caratteristiche la rendono incredibilmente utile non solo per pulire superfici domestiche di qualunque tipo ma anche per molti dei nostri elettrodomestici che spesso con l’acqua del rubinetto tendono a rompersi più velocemente per via del calcare accumulato.
Con l’acqua piovana in casa è quindi possibile fare il bucato, lavare i vetri o il pavimento, far andare la lavastoviglie o anche utilizzarla per lo scarico del WC. Rendere automatico il processo di utilizzo domestico è però più complesso. Mentre per l’uso nel WC, ad esempio, l’acqua può essere raccolta e utilizzata direttamente, per altri usi andrà necessariamente impiegato un serbatoio con pompa e sistema di filtraggio affinché l’acqua risulti utilizzabile per più scopi.
Proprio per la quasi totale assenza di calcare e la mancanza di cloro, l’acqua piovana non è solo un’alternativa a costo zero per innaffiare le nostre piante ma fa anche davvero bene ai vegetali.
Se non è nostra intenzione acquistare un serbatoio, per innaffiare l’orto con l’acqua piovana basterà raccoglierne in abbondanza e poi conservarla. Basteranno delle semplici bottiglie di plastica o, ancor meglio, dei secchi con una rete abbastanza fitta per filtrare eventuali detriti. A questo punto avremo ottime scorte di acqua da sfruttare quando fa più caldo senza sprecare quella potabile.
Se non sai come fare, leggi il nostro articolo su come raccogliere l’acqua piovana