Il solstizio d’estate o solstizio di giugno cosa sancisce e cosa sta a rappresentare? Si tratta del giorno più lungo dell’anno, il giorno che dura in assoluto di più. Una giornata in cui le ore di luce sono molte di più rispetto a quelle di buio.

La parola solstizio deriva dal latino e per la sua creazione sono state unite due parole: sole sol ed il tema verbale di stare che significa fermarsi. In astronomia quindi si chiama con questo nome il momento nel quale il Sole raggiunge il punto di declinazione massima o minima, ovvero quelle coordinate equatoriali che servono insieme alla ascensione retta a determinare l’altezza di un astro nella volta celeste.

Ovviamente nel corso di un anno questo solstizio ricorre esattamente due volte esattamente come l’equinozio che cade invece a marzo a segnare la primavera ed a settembre. Per il solstizio si parla in questo caso di solstizio di giugno e solstizio di dicembre. Quello di giugno designa nell’emisfero boreale l’inizio dell’estate mentre nell’emisfero australe all’inizio dell’inverno dall’altro lato il solstizio di dicembre sta a segnare l’inizio dell’inverno nell’emisfero boreale e l’inizio dell’estate in quello australe.

Ogni anno rispetto all’anno precedente il solstizio arriva in ritardo di 5 ore 48 minuti e 46 secondi esatti ogni quattro anni per questo motivo si riallinea grazie all’anno bisestile introdotto proprio per evitare la divergenza delle stagioni ed il loro cambiamento rispetto al calendario. Per questo motivo il solstizio estivo cade sempre dal 20 al 21 giugno mentre quello invernale cade dal 21 al 22 dicembre.

Andiamo a vedere allora quando avverrà il solstizio di giugno o d’estate e cosa sta a sancire: quando arriverà nei prossimi anni e quando cadrà invece che il 21 giugno, il 20 dello stesso mese?

Equinozio d’estate quand’è?

Per prima cosa occorre dire che il solstizio d’estate è una data che varia a seconda dei vari anni. Il Solstizio di giugno infatti al 2000 ad oggi ha cambiato sempre orario e qualche volta anche data. Nel 2018 l’equinozio d’estate avverrà il 21 giugno alle ore 10:07.
Andiamo a vedere in quali anni cadrà in orari o giorni differenti rispetto a quello di quest’anno 2018.

Nel 2019 cadrà ancora il 21 giugno ma alle 15.54, mentre nel 2020 cambierà data, andando a finire al 20 di giugno ed alle ore 20.43. Negli anni passati soltanto tre volte dall’inizio del nuovo millennio è andato in scena il 20 e non il 21 giugno: nel 2008 alle 23.59, nel 2012 alle 23.09 e nel 2016 alle 22.34

Dopo aver visto quando cade il solstizio d’estate passiamo alla fase descrittiva: cosa sta sancire questa data così importante per alcune culture e quando viene celebrata dagli altri paesi? Andiamolo a scoprire insieme

Equinozio d’estate o solstizio di giugno: cosa sancisce?

Il solstizio in tutto il mondo ha una data fissa che viene celebrata in alcune culture ed alcuni paesi in maniera specifica. Il 21 o 20 giugno sancisce infatti l’inizio dell’estate nell’emisfero boreale come detto, ma al tempo stesso l’inizio dell’inverno in quello australe. Dalla primavera all’estate piena come equinozio primaverile segna il passaggio dall’inverno alla primavera.

Il giorno del solstizio estivo il 21 o 20 giugno per tutti i luoghi che si trovano al 20° e 27’ di latitudine nord i raggi del sole esattamente a mezzogiorno arrivano al suolo in maniera perpendicolare. Il motivo? L’inclinazione dell’asse terrestre lo stesso motivo per il quale esistono le varie stagioni.

Come mai si definisce il giorno del solstizio d’estate il più lungo in assoluto? Il motivo non è nella durata effettiva del giorno, ma è la durata delle ore di sole che superano le 15 nella nostra penisola. In pratica le ore di sole raggiungono il loro massimo fino ad andare poi ad accorciarsi nuovamente nel solstizio invernale il giorno in cui avremo invece il minor numero di ore di sole.

Il solstizio soprattutto nelle civiltà antiche aveva un’importanza unica ed era una rappresentazione incredibile di festa di più tipi per diverse popolazioni e cutlure. Il sol Invictus per i pagani, il cosiddetto saturnalia per la Roma antica ma non solo anche a Stonehenge in Gran Bretagna appare come un segno di come questo evento veniva interpretato come un segno divino. Il culto del sole era molto importante infatti nelle civiltà antiche da quelle africane a quelle americane arrivando fino a quelle europee ed indoeuropee ed il giorno del solstizio era già nei tempi passati conosciuto come una data fondamentale per il calendario del sole e di quella che veniva considerata una vera e propria divinità.