Risparmiare sulla bolletta del gas è possibile? Ovvio che si, basta avere pazienza e scegliere la tariffa più adatta a seconda delle proprie esigenze e utilizzare qualche trucco per non inquinare e ridurre i costi in bolletta anche di molto.
Una casa comporta una serie di spese, si sa. La più temuta? Quella del gas per il riscaldamento. Considerato ciò è importantissimo ridurre gli sprechi moderando la temperatura interna della propria abitazione e provvedendo con la sostituzione degli infissi per ottenere un buon isolamento termico.
Vediamo ora come consuma l’Italia e quanto il gas va a incidere sulle spese del mantenimento di una casa.

Consumo gas in Italia: quanto ne utilizziamo?

In Italia una famiglia del nord consuma fino a sei volte più gas di una famiglia del Sud, complice il clima più freddo che porta le famiglie del nord a utilizzare più dell’80% del metano che consumano proprio per il riscaldamento. La regione che consuma più gas è l’Emilia Romagna (1000 metri cubi di gas pro capite l’anno) mentre quelle che ne consumano di meno sono Calabria e Sicilia (150 metri cubi di gas pro capite l’anno).
Come si tagliano i consumi? Innanzitutto è bene confrontare le offerte dei vari fornitori presenti sul mercato e scegliere la tariffa gas più conveniente in base alle proprie esigenze specifiche. Per capire come risparmiare è necessario sapere quanto si spende per ogni metro cubo di gas; per fare questo ci sono una serie di portali che offrono la possibilità di confrontare i prezzi dei principali erogatori di gas come Edison, Eni e Sorgenia.
Fatto un breve excursus e chiarito perché si consuma tanto gas, vediamo ora una serie di consigli su come risparmiare gas in casa evitando così di inquinare e abbassando i costi in bolletta.

Come risparmiare gas in bolletta? I consigli per non inquinare

Vediamo una serie di consigli da adottare per risparmiare gas in casa: dalla cucina al riscaldamento fino agli infissi e ai termosifoni, ecco tutti i consigli giusti per risparmiare gas e inquinare meno l’ambiente.

  • Attenzione quando cucinate: quando si cucina c’è qualche semplice accorgimento che si può adottare per consumare meno gas. Sono gesti banali che non comportano nessuno sforzo: si tratta di posizionare le padelle sulle piastre adeguate in base alle loro dimensioni coprendole con un coperchio mentre si cucina e spegnendo la piastra prima della fine della cottura sfruttando il calore residuo;
  • Sfruttare le pompe di calore: le pompe di calore possono essere utilizzate per estrarre calore dall’ambiente circostante. Si tratta di sfruttare l’energia rinnovabile dispersa nell’ambiente (l’aria esterna, eventuali falde acquifere, l’energia geotermica del sottosuolo) per generare calore o raffreddare l’ambiente in modo più efficiente e con minore energia rispetto a quelle che sono le tradizionali caldaie. La pompa di calore meno costosa è quella con scambio aria aria poiché è anche quella che necessita di meno lavori in casa. Il difetto è che la resa cala decisamente quando la temperatura esterna scende al di sotto dei 5°/7°; per questo motivo nelle località più fredde conviene dotarsi di una pompa a scambio aria acqua o sfruttare il calore che viene dal sottosuolo. La spesa conviene poiché l’investimento è ammortizzabile in dieci anni con le detrazioni fiscali del 65%;
  • Sostituire i vecchi infissi: una casa con infissi vecchi tende a disperdere moltissimo calore verso l’esterno con conseguente maggior consumo e inutile inquinamento ambientale. Per evitare questa incresciosa situazione basta sostituire gli infissi di casa sfruttando le detrazioni per la riqualificazione energetica delle case. Cambiare gli infissi non solo permette di diminuire il costo della bolletta del gas e l’inquinamento che ne deriva ma aumenta anche il comfort dell’abitazione, giovando alla salute e al benessere di chi ci abita. I vantaggi si vedranno anche in estate, quando sarà molto più semplice tenere al fresco e isolata dall’esterno la propria abitazione, risparmiando così anche elettricità. Il consiglio è quello di dotarsi di infissi in PVC con doppi vetri, i migliori in questo senso anche perché richiedono pochissima manutenzione;
  • Installare un impianto solare termico: dotarsi di un impianto di questo tipo accanto a una tradizionale caldaia permette di risparmiare molto. Un impianto di questo tipo costa circa 1000 euro al metro quadro; per avere il costo è necessario moltiplicare 1000 per i quattro metri di un impianto per una famiglia media. Anche in questo caso l’investimento iniziale è ammortizzabile sia tramite le detrazioni che tramite la bolletta. Questi pannelli sono leggeri, non vanno rivolti necessariamente a sud e quindi possono essere installati ovunque; il vantaggio è che producono acqua calda anche nei mesi invernali con il risultato che la bolletta si abbassa fino al 70% in meno;
  • Installare le valvole termostatiche sui termosifoni: senza valvole, in un sistema di riscaldamento cosiddetto tradizionale, la quantità di acqua calda che circola in un calorifero è la stessa per tutto l’impianto. Questo porta a sprechi inutili soprattutto nei condomini, dove chi vive ai piani più bassi riceve quantità maggiori di calore e apre le finestre per disperderlo. Risultato? Più soldi sprecati e emissioni inutili. Proprio a questo serve la valvola termostatica: a rendere semi indipendente un riscaldamento centralizzato e, anche nelle abitazioni con riscaldamento autonomo, a regolare la quantità di acqua che entra nel calorifero e, di conseguenza, il riscaldamento dei singoli ambienti della casa.