Lo Spaceclearing è una pratica molto particolare che arriva dal Regno Unito e che pian piano sta prendendo piede anche in Italia. Oggi ne parliamo con Lucia Larese, esperta del settore e vera e propria apri pista nel nostro Paese per questa pratica.
Lucia Larese si è laurea in Lingue (con Lode) e successivamente consegue un master in Marketing Internazionale, da manager nelle relazioni internazionali diventata artefice e portavoce di un metodo nuovo ed efficace.

La Stampa l’ha definita la guru italiana dello Spaceclearing con un’agenda fitta di consulenze e corsi in giro per l’Italia e la Svizzera, mentre per Donna Moderna è una maestra di semplicità che ha cambiato la sua vita ed è pronta a cambiare la nostra.
Ha una rubrica fissa su Wall Street International Magazine e sostiene le persone in un cammino di trasformazione,che mira ad abbandonare il superfluo, cercando di tenere esclusivamente ciò che è essenziale.

Lucia Larese ha pubblicato due libri, Spaceclearing e Declattering e un ebook Keep calm … ovvero stai calma e riordina l’armadio!. Ha studiato e lavorato con i più importanti maestri a livello internazionale di crescita personale e ora insegna come mettere in pratica le tecniche apprese.

Per capire meglio come funzioni la tecnica che insegna e in che modo si possa mettere in atto le abbiamo fatto alcune domande. Di seguito scopriamo i segreti dello Spaceclearing dalle parole di una vera e propria guru di questo argomento.

Cos’è lo Spaceclearing e in che modo si collega con il decluttering?

“Come prima cosa devo fare una premessa, dato che sono due termini che indicano due discipline anglosassoni. Spaceclearing in inglese vuol dire letteralmente “l’arte di purificare lo spazio,” mentre nel mio libro i termini sono reintepretati in chiave italiana, facendolo diventare “l’arte di fare spazio”.
Il termine Decluttering invece significa letteralmente togliere il clutter, ossia l’accumulo, il disordine e la confusione, e decluttering per la visione inglese è togliere ciò che è inutile e superfluo. Anche in questo caso la visione della mia interpretazione è più ampia. Si toglie si l’accumulo non solo dal cassetto, ma anche a livello emotivo, si alleggerisce l’anima e il proprio spirito.

Le due cose sono strettamente collegate, perché se io devo migliorare l’atmosfera di casa lo faccio non solo in modo concreto, riordinando i punti che sono in disordine, ma anche purificando l’ambiente. Ciò significa anche usare incensi e candele, che portano a modificare l’atmosfera della casa. Ormai faccio consulenza da quasi 20 anni e non solo cambiano le case, ma anche le vite delle persone che mettono in pratica queste cose si modificano.

Nel mio libro Spaceclearing, sono presenti le testimonianze delle persone e ci sono 8 lezioni, che permettono di aiutare la persona a riordinare le proprie cose e fare ordine. Caratteristica di entrambi i libri (Spaceclearing e Decluttering) è la maniera di coinvolgere il lettore, in modo che non sia un manuale noioso, ma il lettore si immedesimi nella storia di Giorgio, personaggio del libro, che vive in modo ostico il percorso con Beatrice, maestra dell’arte di fare spazio.”

Come può questa pratica aiutarci a fare ordine nell’anima, oltre che in casa?

“Aspetti interconnessi perché questo percorso permette di essere anche molto profondo. La profondità che ha questo percorso, che, se lo si permette, ha una grande valenza a livello dell’anima e non solo nella casa. Il livello più profondo è quello che ci permette di chiedersi perché tengo questo oggetto, questo abito?; soprattutto per le donne l’attaccamento all’abito può essere molto stretto, anche legato ad una persona che non è più nostro fianco.

Nel momento in cui lo si lascia andare l’abito, si riesce anche a lasciare andare il collegamento emotivo che si ha nella propria vita con questo abito. Un esempio di ciò è quello di una mia cliente, la quale aveva un beauty case a cui era particolarmente affezionata, dato che le era stato donato dal marito, con il quale si era lasciata in modo piuttosto conflittuale.
Nel momento in cui si è liberata di questo beautycase si è riuscita a liberare e anche la sua pratica di divorzio è stata più semplice.

Si deve comprendere che tenere il vestitino, il cappotto o altro indumento che si lega ad una persona a cui abbiamo detto addio, non ci aiuta, dal momento che quella relazione è finita. Anzi forse tenere quel cappotto o quell’oggetto ci porta a non cambiare e a non muoverci.
Io stessa in un primo momento ero molto scettica su questa pratica, essendo una persona molto pragmatica, ma poi mi sono dovuta ricredere con la pratica e anche con le testimonianze dei miei clienti, presenti anche sul mio libro.”

Quali sono le azioni di base per applicare lo Spaceclearing alla nostra vita?


Nel momento in cui si inizia a mettere in ordine casa il primo step è partire dal concreto. Fate un giro per casa, vedete le zone critiche: si possono avere troppi libri, si possono avere gli armadi pieni o l’ingresso in disordine. La prima regola è proprio fare un giro di casa, vedendo le zone che hanno più bisogno di ordine.
Le appunteremo su un block notes, facendo una sorta di lista, e poi pian piano, una per volta andranno messe in ordine e spuntate dalla nostra lista.

Si deve fare una cosa per volta, non buttare tutto fuori dall’armadio, gettandolo sul pavimento come suggerisce Marie Kondo, ma dividere in parti il lavoro, affrontando ogni cosa pian piano.
Dopo arriva la consapevolezza, nel momento in cui si ha tra le mani un oggetto che ci riporta alla memoria qualcuno. A quel punto ci si chiede“mi serve ancora?”, perché spesso le cose ci servono a livello psicologico, nel momento in cui si è pronti. Nel momento in cui si lascia andare l’oggetto lo si deve fare con amore, non con rabbia o frustrazione, dal momento che la vita si apre con qualcosa di diverso e di nuovo.”

Quali benefici si ottengono applicando questa tecnica?

“Prima cosa ci sono dei benefici di tipo organizzativo e pratico, moltissime persone non invitano più nessuno a casa perché hanno troppo disordine. Come prima cosa ci si sente meno in imbarazzo e ci si sente più leggeri.
Il secondo beneficio è che si ha più tempo per noi, dato che si trova tutto con facilità, non si gira più per casa alla ricerca di chiavi, occhiali o altri oggetti. Si trova tutto più facilmente e si ha più tempo per se stessi.

Anche a livello fisico si possono avere dei benefici, un esempio è un mio cliente che ha perso 5kg, dopo aver messo in ordina la propria casa. I chili sono una pesantezza che ci portiamo dentro, dato che questi oggetti ci pesano anche sul corpo. C’è inoltre meno polvere e si hanno dei benefici anche a livello di pulizia. Spesso le persone inoltre le persone che trattengono oggetti e cose hanno anche problemi di costipazione.

A livello psicologico inoltre non solo ci si libera della vergogna che si poteva avere nell’avere casa in disordine, ma ci si riesce anche liberazione di vecchi fantasmi del passato. ”

In quale periodo dell’anno è più indicata questa pratica e per quale ragione?

Al cambio di stagione è sempre bene fare pulizia, soprattutto in autunno e in primavera. Risulta bene farlo ogni volta che si ha un cambiamento, come ad esempio per inizio dell’anno. Ovviamente è più difficile farlo nel momento in cui è Agosto, fa caldo e ci si sente più affaticati.
Soprattutto in primavera viene istintivo cambiare, ma non è l’unico momento. Anche con la luna calante si ha facilità a mettere in ordine e ad effettuare cambiamenti in casa propria.

Secondo la sua esperienza, quali sono le difficoltà che incontrano le persone nel momento di disfarsi degli oggetti?

“Prima difficoltà è “non si sa mai potrebbe tornare utile” è una frase autosabotante, dato che tornerà tutto utile o forse nulla tornerà mai utile. Ci si deve chiedere invece se davvero l’oggetto in questione lo si usa nel proprio quotidiano.
Altro problema è il costo del vestito che abbiamo preso o dell’oggetto che abbiamo acquistato, soprattutto perché spesso si acquista nel momento in cui si è tristi e si compra qualcosa per gratificarsi. Il vestito o l’oggetto rimane però per sempre legato a quella sensazione e non lo si indosserà mai con una spirito positivo .

Il consiglio è quello di non comprare quando si è tristi, perché spesso si rimpiangono i soldi spesi. Quando si dice “mi è costato una fortuna” è proprio perché non si dà il giusto valore all’oggetto, che non si è sfruttato abbastanza. Quando si decide di lasciare andare un oggetto però non si deve mai sprecare, ma è preferibile regalarlo, rivenderlo o darlo in beneficenza, in modo che non vada sprecato.”

Sul suo sito ho letto che il Feng Shui si collega allo Spaceclearing. In che modo?

“Ogni area della casa, secondo il Feng Shui, corrisponde ad un’area della vita. C’è l’area della carriera, dei figli e dei progetti e delle relazioni ed è evidente che se la mia casa è piena di accumuli in una determinata area, anche vita ne risente. La prima volta che ho letto queste cose anche io ero un po’ scettica e mi sembravano solo delle pratiche new age, ma poi ho visto gli effetti che queste pratiche hanno sulla vita delle persone.

Ho visto che questo collegamento, non fatto in modo ossessivo, è anche un modo interpretare la nostra vita e la nostra casa.
Se nell’area delle relazioni io ho una situazione di accumulo è chiaro che anche la mia vita in quella determinata questione ne risulti un po’ compromessa.