Cos’è il Monoi? Quali sono i suoi benefici? In che modo può essere utile per la nostra bellezza? Tutte domande a cui andremo a rispondere nel corso di questo approfondimento che abbiamo realizzato insieme a Eos Secondo Natura, azienda che in Italia propone un’intera linea, corpo e capelli, dedicata a quest’olio. Tantissimi sono gli utilizzi di questo prodotto, che ha una storia millenaria, legata alla Polinesia, dove l’olio viene usato per differenti usi. In Italia però spesso questa materia prima arriva tagliata e mescolata con altri ingredienti che non lo rendono più puro, come invece si utilizza nella zona polinesiana.
L’olio di Monoi ha infatti una caratteristica molto particolare, che lo lega strettamente alla zona in cui nasce: con temperature al di sotto dei 24° diventa un burro solido. Questo vuol dire che se in inverno trovate un olio di Monoi liquido non si tratta di una proposta pura, come invece si ha con il prodotto di Eos (che ha invece l’Appellation d’Origine, come vedremo in seguito). Proprio per questo all’inizio della produzione l’azienda, ai clienti che lo acquistavano, diceva di mettere il falcone a bagnomaria per farlo sciogliere nei periodi freddi (la plastica del flacone era ideata per non rilasciare sostanze). Adesso invece Eos secondo natura sembra aver trovato una soluzione e il flacone viene venduto con una piccola paletta di legno in omaggio che permette di prendere l’olio di Monoi solido in inverno, che poi a contatto con il calore della pelle si scioglierà delicatamente, tornando ad essere liquido e setoso.
L’idea di proporre questo olio in Italia nacque molti anni fa, quando l’azienda di Treviso, ideo il progetto denominato Nature e Culture, un giro del mondo virtuale alla scoperta di materie prime che non rappresentano solo dei trattamenti cosmetici, ma che sono legati a tradizioni e cultura locali.
Andiamo quindi a scoprire anche noi le proprietà benefiche del Monoi, quali sono le sue caratteristiche e soprattutto in che modo può aiutarci. L’olio, ben conosciuto in Francia, comincia a farsi spazio, pian piano, anche in Italia e per questo ne andremo oggi a scoprire tutte le caratteristiche insieme a Eos secondo natura, che da anni valorizza questo prodotto nel nostro Paese.
Monoi dalla Polinesia all’Italia: ecco cos’è e come si usa
Per approfondire il tema Monoi e sue caratteristiche, con annessi benefici, abbiamo posto alcune domande a veri e propri esperti del settore, che ci hanno spiegato nei minimi dettagli di cosa si tratta. Iniziamo quindi questo fantastico viaggio tra le bellezze della Polinesia e i segreti di una materia che in Italia è ancora poco nota.
Cos’è precisamente l’olio di Monoi? Da quale pianta viene estratto e in che modo?
Nella lingua Reo-Ma’hoi il termine Mono’i significa "olio profumato". Quest’olio, dal colore dorato e dall’odore leggero, porta con se tante proprietà benefiche e da sempre viene sfruttato nella zona della Polinesia. L’olio viene estratto dalle noci di cocco, per la precisione da Cocos nocifera, una particolare tipologia di cocco che su terreni corallini. L’olio estratto viene poi deposto in contenitori insieme a fiori di Tiaré, una particolare tipologia di Gardenia e lasciato riposare per due settimane. Trascorso il tempo necessario si passa a filtrare l’olio, in modo da ottenerne un prodotto privo di impurità.
Nella storia della Polinesia questo prodotto, come abbiamo accennato, è ben conosciuto e soprattutto usato in svariati modi. Quali sono gli usi originari di questo olio?
In Polinesia il massaggio è un modo per dimostrare l’amore verso uno dei componenti della famiglia, una pratica diffusa moltissimo ancora oggi. I nuovi nati vengono infatti massaggiati con olio di Monoi, un modo che si ha per ridurre lo stress della nascita e anche per rafforzare il rapporto che vi è tra madre e figlio.
Ma questo non è il solo uso che si faceva di questa materia prima tanto importante per la popolazione della Polinesia.
Sin dall’antichità in questa zona i guerrieri erano soliti tatuarsi, tanto che l’etimologia del termine tattoo sembra che derivi da un’espressione onomatopeica della zona polinesiana, "tau-tau". Il suono onomatopeico riproduceva il rumore che faceva l’ago quando picchiettava per la creazione del disegno. L’olio di Monoi in questo caso veniva applicato dai guerrieri per rendere vivo il colore del tatuaggio e in modo che fosse ben visibile.
Il Monoi è strettamente legato alla cultura polinesiana, che lo considera un rimedio per molti problemi e non semplicemente un cosmetico di bellezza. Quest’olio veniva usato infatti anche per i riti religiosi, come unguento per profumare e imbalsamare il corpo, ma anche per purificare i luoghi e gli oggetti dei riti sacri. Nell’antichità veniva inoltre applicato sul corpo dei navigatori per proteggerli dalle intemperie, dal freddo e soprattutto dalla salsedine. Questo olio veniva quindi, nella zona polinesiana, utilizzato dalla nascita del bambino, con il massaggio che legava strettamente madre e figlio, sino alla morte della persona, accompagnando gli abitanti delle 118 isole in tutto il percorso della loro esistenza.
Esistono diverse tipologie di Momoi, in base anche alla famiglia che lo produce, alla zona e alla tradizione specifica. Esistono ancora oggi gare annuali che portano le varie famiglie a sfidarsi per il miglior Momoi, usando così le fragranze e le profumazioni più disparate.
Quali sono le caratteristiche benefiche del Monoi? In che modo viene usato attualmente questo olio?
In Francia l’olio è molto più conosciuto e utilizzato, data la colonizzazione che questo stato fece della zona. Gli usi cosmetici sono moltissimi e nello specifico può essere utilizzato per:
- Massaggio rilassante: questo è l’utilizzo più antico, legato alla cultura della Polinesia, un massaggio che riequilibra il rapporto tra anima e corpo. Massaggiare il corpo con un po’ di olio di Monoi aiuta a riscaldare la pelle e, se in coppia, a ritrovare un momento di intimità, rilassandosi.
- Idratazione della pelle: applicare un po’ di olio di Monoi sulla pelle, dopo aver fatto la doccia, permette alla pelle di essere idratata in profondità ed elastica. Un’applicazione settimanale sul viso donerà al volto un aspetto meno stanco, eliminando i segni dello stress e della fatica quotidiana.
- Mani e piedi: il Monoi è un ottimo alleato per la cura della pelle delle zone più esposte, come ad esempio le mani in inverno. L’uso di questo prodotto permette di curare le zone screpolate e lenire i punti in cui la pelle si è seccata. L’olio può essere usato anche sui talloni in modo da contrastare l’antiestetico problema delle screpolature.
- Doposole: ottimo alleato per lenire le scottature, ma anche per aiutare la pelle ad abbronzarsi con maggiore facilità. Applicando quest’olio inoltre sarà possibile mantenere più a lungo l’abbronzatura e non perderla dopo pochi giorni.
- Impacco per capelli: l’olio di Monoi può essere usato per preparare un impacco prima del lavaggio, che dovrà essere tenuto per un minimo di 30 minuti e poi essere risciacquato. Dopo l’applicazione i capelli saranno più luminosi e nutriti, ma soprattutto si riuscirà a nutrire la cute e a eliminare problemi come la forfora e la secchezza della testa.
- Barba e capelli: qualche goccia di Monoi aiuta a eliminare la secchezza della barba, rendendola lucida e morbida. Sui capelli asciutti e puliti si applica sulle punte, soprattutto se rovinate, in modo da ripararle e proteggerle dal sole e dalla salsedine in estate.
Tantissime possibilità quindi che si racchiudono in un solo prodotto che permette di avere un aspetto curato, mantenendo comunque la salute della nostra pelle.
Eos Natura e Culture propone una vasta gamma di prodotti a base di Monoi e nella linea sono presenti anche alcuni oli di Monoi con o senza profumazioni. L’azienda di Treviso propone non solo l’olio nativo, ma anche balsamo, shampoo, fluido corpo e bagno doccia a base di olio di Monoi. I prodotti di Eos hanno l’Appellation d’Origine, che indica che le materie prime di un determinato prodotto nascono in un luogo geografico con particolare temperatura, fattori ambientali e umani.
Il Monoi di Tahiti è il primo prodotto cosmetico ad aver ottenuto l’Appellation d’Origine.