Il karkadè, conosciuto anche come tè di ibisco, è una bevanda molto apprezzata per il suo gusto, ma soprattutto per le sue proprietà benefiche. Ma come prepararlo in casa?

Questa bevanda deriva dall’infusione dei boccioli essiccati della pianta diIbisco in acqua bollente; si otterrà un infuso dal colore rosso intenso, molto profumato e dal gusto davvero delicato con una punta leggermente acidula. In molti paesi del mondo questa tisana ha una storia antichissima: ad esempio in Egitto viene offerta in occasione di matrimoni, mentre in Sudan viene servita per accogliere ospiti. Ma ormai il suo consumo è sempre più diffuso anche in Europa, dove viene bevuto in sostituzione del tè, sia caldo che freddo.

Scopriamo ora tutte le proprietà del karkadè, quali sono i benefici che questa tisana ha sul nostro organismo e come prepararlo in casa.

Tutte le proprietà del karkadè

La bontà di questa tisana è ormai un dato certo, ma possiede anche delle proprietà benefiche? Il karkadè, con il suo colore intenso e il suo sapore così dissetante, contiene molte sostanze nutritive che hanno effetti positivi sul nostro corpo e che ci aiutano a superare diverse problematiche e patologie.

Grazie agli acidi organici contenuti in esso, il karkadè ha proprietà diuretiche che lo rendono un ottimo alleato nella lotta alla cellulite e alla ritenzione idrica. Inoltre è un antisettico naturale molto potente e quindi viene consigliato nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie come ad esempio la cistite.
Questa tisana è anche un’importante fonte di vitamina C e proprio per questa ragione è ottima in caso di influenze, raffreddori e mali stagione; mentre grazie ai flavonoidi e agli antociani svolge una funzione vasoprotettiva, utile in caso di fragilità capillari, emorroidi e couperose.
È perfetto anche in a caso di ipertensione grazie alla sua capacità di regolare la pressione sanguigna: da una parte infatti permette l’eliminazione delle tossine e le sostanze in accumulo attraverso la diuresi e dall’altra l’azione fluidificante del sangue permette un migliore funzionamento dell’intero sistema cardiocircolatorio, grazie anche ai polifenoli, presenti nel suo fitocomplesso.
Grazie alle mucillagini presenti nell’infuso di karkadè, bere questa tisana ha effetti positivi sulla nostra regolarità intestinale e quindi è davvero ottima in caso di stitichezza.

Ma l’uso interno non è l’unico modo per sfruttare le proprietà benefiche di questa infuso; la presenza di mucillagini e polifenoli ne consente l’applicazione a livello cutaneo come lenitivo o doposole. Per l’impacco a base di karkadè è necessario preparare un infuso ristretto, per poi applicarlo, con un dischetto di cotone sulle zone del corpo più arrossate dopo l’esposizione al sole; possiamo utilizzarlo anche in caso di afte, gengivite, ma anche eritemi e sfoghi della pelle.

Come preparare il karkadè?

Il karkadè quindi non solo è molto gustoso, ma anche benefico per il nostro organismo. Ma come prepararlo? Oggi vi proponiamo due diverse varianti: il tè caldo e l’infuso freddo.

Per preparare il tè caldo dobbiamo procurarci circa 10 ml di fiori secchi di Ibisco; possiamo acquistarli in erboristeria o in negozi specializzati nella vendita al dettaglio di erbe e sostanze naturali. Mettiamo a bollire 1 litro di acqua versarla in una teiera dove abbiamo precedentemente messo i due cucchiai di fiori secchi di Ibisco, lasciamo in infusione per circa 15 minuti e versiamo il liquido in una tazza. A questo punto aggiungiamo un cucchiaino di miele o di zucchero di canna per dolcificare e a piacere cannella, limone o menta per aggiungere sapore al nostro infuso. Consigliamo di berlo caldo per assaporare tutta la sua bontà.

Per preparare invece l’infuso freddo dobbiamo versare 15 grammi di fiori secchi di Ibisco in un litro di acqua fredda e mescolare per bene; dobbiamo lasciare in infusione per circa 8 ore, in frigorifero e coperto da carta stagnola per proteggere l’infuso.
Una volta che raggiunto il colore rosso, possiamo bere il nostro infuso aggiungendo un po’ di miele o dello zucchero di canna per dolcificarlo.