Tra gli scaffali del supermercato vi sarete sicuramente imbattuti nella farina manitoba, ma cos’è e in cosa differisce da quella tradizionale? Cerchiamo di capire insieme quando usarla, in base anche alle sue proprietà.
La farina Manitoba, nota come farina americana si ricava dal grano tenero di varietà rustica, molto resistente al freddo e di elevato pregio.

Prima di tutto è importante sapere che la farina manitoba non è importante per le proprietà benefiche che ha sul nostro organismo, bensì per per le sue proprietà tecnologiche di trasformazione: è infatti perfetta per dolci, pane, pizze, insomma per quasi tutti i prodotti da forno. Questo prodotto è infatti ricco di glutine e per questo può vantare interessanti proprietà che si rendono utili in cucina, soprattutto per le ricette che prevedono lavorazioni elaborate. L’impasto fatto con la farina manitoba risulta più elastico e più forte e quindi più adatto ad essere lavorato anche per molto tempo.
Ma andiamo ora scoprire cos’è la farina manitoba, quali sono le sue caratteristiche e soprattutto perché differisce da quella tradizionale.

Cos’è la farina manitoba?

Ma cos’è la farina manitoba? Quali sono le sue caratteristiche principali? Possiamo dire che questo prodotto viene direttamente dal Nord America, precisamente da Manitoba, in Canada ed è proprio da questo paese che prende il suo nome.
Questa farina deriva, proprio come la farina 00, dal Triticum Aestivum, il grano tenero di varietà rustica, quindi condivide le sue origini con la farina tradizionale.
Le temperature molto rigide del Canada hanno però fatto sì che ci fosse una mutazione del grano che cresce in questo paese: per riuscire a resistere al freddo infatti esso è ricco di glutine.

Sebbene questa sostanza sia per molti un problema, soprattutto per i celiaci, in realtà è assolutamente fondamentale per la crescita del grano tenero in questa zona.
In realtà la farina manitoba che troviamo tra gli scaffali del nostro supermercato di fiducia non viene sempre dal Canada. Questo termine infatti è oggi usato per indicare tutte le farine cosiddette forti, che sono ricche di glutine e proteine.
A definire se una farina è Manitoba non è infatti il luogo di provenienza o i valori nutrizionali, ma l’Alveografo di Chopin, uno strumento che analizza appunto questo prodotto.
In virtù delle sue particolari caratteristiche, essa permette all’impasto di rimanere in lievitazione dalle 10 alle 24 ore, senza rischiare di sgonfiarsi o perdere consistenza. Miscelata ad altre farine, ne aumenta la forza e conferisce all’impasto così ricavato una buona tenacità ed elasticità.

In cosa differisce la farina manitoba da quella tradizionale?

Molto spesso la farina manitoba e quella 00 vengono confuse, ma in cosa differiscono?
Molto spesso si pensa che la differenza stia nella tecnica di macinazione, ma in realtà non assolutamente così. La farina manitoba non è assolutamente più granulosa di quella 00: la dimensione dei granuli non è una caratteristica che conta. La prima differenza dalle altre farine è che la tipologia manitoba è ricca di glutine e di conseguenza più ricca di proteine rispetto ad altre farine.

Altro elemento che la differenzia dalle altre tipologie di farine è la sua resistenza alla lievitazione. Il lievito, infatti, è un fungo che si nutre delle sostanze nutritive dell’impasto e crea come materiale di scarto l’anidride carbonica, che forma le bolle che noi poi vediamo nel pane. Sappiamo bene che ci sono prodotti da forno che quasi non le hanno, come ad esempio i biscotti, altri che le hanno normali, come il pane, altre che le hanno gigantesche, come il pandoro. La farina forte è ideale per realizzare prodotti da forno che necessitano di una lievitazione di molte ore e che devono essere maneggiati per molto tempo.
Se vogliamo cimentarci nella preparazione di dolci natalizi andiamo quindi subito ad acquistare la farina manitoba, la nostra ricetta risulterà molto più semplice!