Sempre più spesso sentiamo parlare di decluttering, la pratica ormai diffusissima che non consiste solo nell’eliminare i prodotti superflui, ma in una vera e propria filosofia. Cerchiamo di capire meglio cos’è , come funziona e perché è utile il decluttering.

Il termine decluttering deriva dall’inglese e significa letteralmente eliminare ciò che ingombra e dietro a questa filosofia c’è un vero e proprio mondo da scoprire. Quando sentiamo che gli ambienti della nostra casa sono troppo carichi di oggetti e ci opprimono oppure trovare qualcosa nel nostro armadio diventa una missione impossibile è davvero giunto il momento di liberarsi di ciò che è superfluo e quindi mettere in pratica il decluttering.
Selezionare ed eliminare ciò che non si usa più non ha benefici solo estetici, ma sembra avere un reale beneficio anche a livello interiore: infatti scartando ciò che è in più ci liberiamo anche del passato, aprendo la nostra mente al futuro e alle nuove possibilità.

Less is more: potrebbe essere questo il motto alla base della pratica del decluttering, ma andiamo a scoprire meglio cos’è, come funziona e perché è davvero utile questa pratica.

Cos’è e come funziona il decluttering?

Ma cos’è il decluttering? Questo termine deriva, come abbiamo già detto, dall’inglese e significa letteralmente fare spazio. Ma non si tratta semplicemente di liberarsi di oggetti, bensì di una vera e propria filosofia che attraverso la pulizia degli ambienti, sia casalinghi sia di lavoro, mira al benessere psichico della persona.
Rientrare a casa e trovare un ambiente confortevole, leggero e allo stesso tempo funzionale è il primo passo per abbandonare buona parte dello stress accumulato.
Dunque il decluttering è l’arte di liberarsi dal superfluo, di lasciare andare oggetti materiali che spesso colleghiamo a momenti brutti e cupi della nostra vita. Gettare via qualcosa di superfluo è il primo passo per staccarsi da ricordi spiacevoli che ci tengono ancorati al passato e in questo modo concentrarci sul futuro in modo più leggero e piacevole.

Ma nello specifico come funziona questa pratica? Ovviamente liberarsi di oggetti non è semplice perché spesso li colleghiamo a momenti vissuti e quindi diventano un vero e proprio ricordo materiale, anche se non sempre piacevole.
Tutti noi, consciamente o inconsciamente, tendiamo a collegare oggetti con stati emotivi ed è proprio questo che dobbiamo cambiare per mettere in pratica il decluttering; ricordare che ciò che abbiamo vissuto e ciò che ci ha emozionato esiste a prescindere dalla presenza o meno di un oggetto è un buon punto di partenza.
Quando gli oggetti si accumulano in maniera eccessiva si rischia di non trovare ciò che serve realmente, dando origine a stati di ansia e agitazione e cercare di mettere ordine nel proprio spazio vitale è un ottimo modo per liberarsi di cattivi pensieri o emozioni negative legate al passato.
Alleggerire mensole, armadi, scaffali e scrivanie non solo rende l’ambiente dove viviamo più confortevole, ma riduce anche lo stress accumulato nella nostra mente.

Perché è utile il decluttering?

Abbiamo visto cos’è il decluttering e come funziona, ma perché è così utile? Due sono i motivi principali.
Prima di tutto per un discorso funzionale: il decluttering ci permetterà di organizzare casa in modo molto più facile e veloce. Non ti servirà comprare scatole e scatoloni per riporre o dividere gli oggetti. Tenendo solo ciò che serve, tutto sarà al suo posto e in perfetto ordine. Inoltre facilita la pulizia ed evita l’accumulo di polvere; ovviamente questa pratica deve essere fatta con costanza onde evitare che oggetti superflui si accumulino nuovamente e ricomincino ad invadere i nostri spazi vitali.

L’altro motivo della sua utilità è il benessere psichico che questa pratica rilascia; come abbiamo già detto liberarci dagli oggetti superflui ci aiuterà in primo luogo a concentrarci sulle cose più importanti, eliminando le deviazioni inutili; inoltre è davvero utile per eliminare lo stress accumulato da situazioni passate e ci farà sentire più padroni del nostro futuro.