La figura del chiropratico sta acquisendo sempre più fama e successo, ma come si fa a diventarlo? Scopriamo insieme gli studi che si devono scegliere per esercitare questa professione e qual è il guadagno reale.

Ma prima di tutto cos’è la chiropratica? Questa disciplina mira al riconoscimento e alla guarigione delle problematiche che possono affliggere la colonna vertebrale e che sono strettamente connesse alla salute generale dell’organismo. Diventare chiropratico vuol dire occuparsi di disturbi molto comuni, ma altrettanto dolorosi, come ad esempio,torcicollo, sciatica, schiacciamento dei dischi intervertebrali, disturbi alle gambe e dolore alle spalle e alle braccia.
Un chiropratico professionista riesce a trovare la causa di diversi disturbi andando a indagare l’irregolare posizione delle articolazioni vertebrali. Ovviamente per fare tutto ciò ascolta attentamente la storia clinica del paziente, lo sottopone a particolari test per valutare la simmetria delle due metà del corpo, la postura e la colonna vertebrale ed infine controlla eventuali radiografie. Una volta terminata questa fase conoscitiva interviene con un trattamento manuale specifico volto a correggere le alterazioni dei singoli elementi della spina dorsale.

Ma andiamo ora a scoprire come diventare chiropratico, quali sono gli studi che si devono fare per intraprendere questa professione e qual è il guadagno reale.

Come diventare chiropratico? Ecco il percorso di studi da intraprendere

Ma come possiamo diventare chiropratico? Qual è il percorso di studi che dobbiamo intraprendere per diventare professionisti in questo settore? Regola fondamentale: avere una grande passione e soprattutto spirito di sacrificio.

A ciò va aggiunta la disponibilità e la possibilità di studiare all’estero poiché in Italia non esiste ancora un’università che offra questo percorso di studi specifici; dunque si devono preparare i bagagli e dirigerci verso una città straniera optando per un’università (17 americane, 2 canadesi, 2 australiane, 3 inglesi, 1 giapponese, 1 danese, 1 francese, 1 svedese) riconosciuta dal CCE, il Council on Chiropratic Education.

In tutte le università che abbiamo citato il corso viene impartito in lingua inglese, fanno eccezione l’università danese, francese, giapponese e una delle due università canadesi dove la lingua di base è il francese; dunque occorre una conoscenza della lingua ad un livello molto alto.
Prima di potersi iscrivere a un’università di chiropratica, lo studente italiano deve conseguire la maturità scientifica e deve dimostrare una buona conoscenza della lingua inglese.
Nei sei anni di studi è compreso anche un periodo di tirocinio da svolgersi all’interno di cliniche universitarie che utilizzino le metodologie chiropratiche. Il programma di studi, che consiste di 5.000 ore di classe, si divide in scienza basica, scienza clinica e internato. Terminata la carriera, si ottiene il titolo di Dottore in Chiropratica.

Una volta terminati gli studi si può decidere se aprire uno studio come libero professionista, oppure svolgere la propria professione come dipendente presso uno studio già avviato.
Il consiglio è comunque quello di rivolgersi a professionisti già affermati che possano dare una mano ad avviare la propria carriera.

Quanto guadagna un chiropratico?

Ma quanto guadagna un chiropratico? La risposta a questa domanda non è molto semplice, poiché essendo una libera professione esso varia in base a moltissimi fattori. In generale possiamo dire che, in base al proprio impegno e alla propria bravura si può arrivare ad e un buono stipendio. Al giorno d’oggi, se si sfruttano bene anche le piattaforme online, che consentono di raggiungere un maggior numero di persone è possibile riuscire a raggiungere cifre lorde davvero alte. È poi ovvio che il guadagno, trattandosi spesso di libera professione, sarà direttamente proporzionale alle competenze e alle capacità relazionali e umane del dottore.
Per fare un esempio pratico e rimanendo in Italia, coloro che esercitano questa professione possono arrivare a guadagnare 75 euro a seduta, che a volta può durare anche 10 minuti.
Un lavoro ancora poco conosciuto in Italia, che può, anche per questo, offrire buoni sbocchi e ottimi guadagni.