Fiore rosa, acceso, apprezzato per il suo significatola, la camelia è un genere di pianta nata e sviluppata in Asia, nelle zone calde e tropicali ed oggi giorno diffusa ovunque, anche in Italia dove negli anni passati è stata coltivata moltissimo. Dal Giappone la pianta fu importata da un missionario gesuita di nome Kamel, dalla quale prende il nome camelia.

La camelia è un fiore della famiglia delle Theaceae, la sua pianta fa parte dei sempreverdi, ed è alta fino a 15 metri in condizioni naturali: le foglie sono verdi e lucide, mentre il fiore è di due tipi: semplice o doppio di colore spesso roseo ma con tonalità bianche e rosse.
In italia come detto è arrivata importata dal Giappone, la specie era coltivata come pianta ornamentale nei giardini della Corea oltre che del paese nipponico. Nel Bel Paese è coltivata nella zona dei laghi prealipini soprattutto, come la famosa Villa Taranto sul Lago Maggiore, ma non solo, anche in Piemonte e nelle isole come nel centro sud. La camelia in sostanza ha trovato la sua fortuna anche in Europa ed in particolar modo in Italia.

È una pianta oggi adatta anche ai climi più miti come quello europeo e per questo motivo oltre che per la bellezza del fiore, è molto coltivata ed amata dai giardinieri italiani anche perché non è affatto difficile da coltivare ed allo stesso modo se ne può prender cura chiunque senza grandi conoscenze del giardinaggio o senza il pollice verde doc.

Andiamo a vedere dunque il significato del fiore, che valenza ha assunto nella società moderna e quale aveva nel passato: oltre a questo come ce ne possiamo prendere cura e come la possiamo facilmente coltivare nel giardino di casa nostra?

Camelia: significato del fiore

Come detto la camelia, fiore nato e sviluppatosi dal Giappone, aveva una valenza ornamentale nell’anticipo paese nipponico come anche del resto in Corea, paese in cui resta molto sviluppata la sua coltura tutt’oggi, sia nella Corea del Sud che in quella del Nord.

Nei paesi asiatici, soprattutto in Cina, la camelia rappresenta la devozione senza fine degli innamorati. È una pianta romantica per il paese cinese, che assume una valenza fondamentale per il capodanno in questo paese, in quanto viene offerta agli dei per avere la loro grazia o fortuna nella vita.
Spostandoci in Giappone la camelia porta con sè anche altri significati. Quali? Rappresenta qui il significato di vita spezzata, di qualcosa che si è interrotto bruscamente, mentre in Corea invece si è soliti donarla in segno di persistenza dell’amore, quindi con un significato molto simile a quello della Cina.

Questa pianta aveva un significato prima ed ora ne ha assunto uno diverso a seconda del colore nei paesi europei in cui viene coltivata, infatti le varie tonalità che variano dal rosso al rosa, con molti richiami al bianco, portano significati differenti. Andiamo a vedere quali:

  • il rosso incarna la passione, la sensualità, un amore ed un cuore infiammato da questa pulsione irrefrenabile;
  • il colore rosa rappresenta invece la nostalgia, il desiderio di trovarsi di nuovo;
  • infine il colore rosa tendente al bianco, testimonia l’affetto, come quello di un padre per il figlio o di una madre.

Curiosa e da notare infine la credenza cinese che le donne di questi paesi non debbano mai e poi mai indossare questo fiore tra la folta chioma in quanto starebbe a simboleggiare una lunga attesa prima di rimanere incinta, cosa che è vista in malo modo soprattutto nella Cina sud-occidentale.

Infine vale la pena ricordare che la camelia era la pianta preferita di Coco Chanel, stilista francese dell’età tra il 1800 fine secolo e l’inizio del 19000. Bianca con una valenza quasi proibita divenne un elemento celebre delle collezioni di Chanel come la doppia C rovesciata. Insomma un fiore diventato importante e celebre in Europa non solo grazie alla sua splendida forma ed il colore che colpisce l’occhio, ma anche e soprattutto grazie all’eternità donatale dalla grande casa di abbigliamento.

Camelia: modalità di coltivazione

Dopo aver visto i significati, il motivo per cui è tanto amata anche in Europa e la tradizione della camelia, andiamo a scoprire come si può coltivare questo fiore, molto semplice come abbiamo detto in apertura di articolo.

La camelia richiede un clima mite, non troppo freddo o troppo caldo: in primis il fiore teme il gelo intenso e prolungato per cui non va mai esposta a questa condizione perché potrebbe far marcire le radici.

Come possiamo coltivarla? Essenzialmente possiamo dire che coltivata in terra richiede un terreno acido, mentre nel vaso può essere coltivata con della terra di bosco e foglie, come quella di castagno e deve essere riparata in una serra o coperta durante l’inverno soprattutto se troppo freddo e gelato. Come detto infatti teme quest’ultima condizione climatica in particolare.
Non utilizzate terreno ed acqua troppo piena di calcare, come anche un terriccio troppo argilloso. È una pianta di sottobosco quindi non necessita di essere messa a contatto con i raggi solari, ma può restare anche all’ombra, condizione che ne facilita anzi la crescita in maniera più rapida.

Visto che il suo pH deve restare al di sotto del valore di 6.5 è necessario evitare di fornirle acqua ricca di minerali. Per questo l’ideale è l’acqua piovana oppure l’acqua demineralizzata.

Ogni due anni come pianta va rinvasata per consentire alle radici di assorbire tutti i componenti essenziali alla propria vita ed allo sviluppo. Non ha una crescita rapida per cui è definita lenta.
La potatura per questo motivo, deve essere sempre eseguita con grande cautela in quanto le foglie ricrescono molto lentamente. Non c’è una stagione preferita per la potatura, in questa pianta può essere effettuata praticamente per tutto l’anno.